Il segretario del sindacato, Antonino Provazza: «Da anni siamo trattati come carne da macello e proprio in un momento così delicato, che ci vede sempre presenti per la tutela della cittadinanza, dobbiamo fare i conti con l'esposizione al virus senza alcuna protezione»
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«Come ci aspettavamo, siamo davanti all'ennesimo umiliante paradosso che lede la dignità dei Vigili del fuoco calabresi, ancora una volta bistrattati e privati di quelle tutele necessarie alla salvaguardia della salute dei lavoratori e dei cittadini». Lo afferma Antonino Provazza, segretario regionale Calabria della Uilpa dei Vigili del fuoco.
«Da anni - prosegue - siamo trattati come 'carne da macello' e proprio in questo momento così delicato, che ci vede sempre presenti per la tutela della cittadinanza, dobbiamo fare i conti con l'esposizione al virus, senza alcuna protezione da parte di chi dovrebbe fare prevenzione sanitaria. È di oggi, la comunicazione pervenutaci dall'Asp reggina, a cui si era rivolta la nostra segreteria provinciale, che ci cataloga come operatori 'non prioritari' ad essere sottoposti ai tamponi. Noi Vigili del fuoco siamo quotidianamente esposti ed a contatto con la cittadinanza, durante i vari interventi di soccorso tecnico urgente e la sera rientriamo a casa, consapevoli che non siamo in grado di garantire la sicurezza dei nostri cari e dei colleghi stessi, con i quali stiamo a contatto per ben 24 ore di fila. Siamo inermi davanti all'ignoto e coscienti che l'asintomaticità potrebbe creare un maggior danno sia alla popolazione che a tutto il sistema di soccorso calabrese. Numerose sono le domande che ci poniamo quando siamo allertati per un intervento di soccorso, perché, non avendo contezza del nostro status virale, non sappiamo quali siano i rischi per noi e per i cittadini».
«Auspico - conclude Provazza - che, sia la nostra amministrazione, che chi di dovere, si faccia carico di questa problematica ed attui al più presto tutte le soluzioni necessarie a rafforzare ed arginare maggiormente la propagazione del virus e mantenere attivo ed efficiente tutto l'apparato di soccorso in capo ai Vigili del fuoco calabresi, così come per gli altri paesi, che hanno dato priorità a tutti gli operatori impegnati quotidianamente a servizio della collettività».