Iniziano ad emergere i primi dettagli sulle strutture che il dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria d'intesa con le aziende sanitarie provinciali ha individuato come "ospedali Covid". Si tratta, in particolare, di presidi sanitari che avranno il compito di accogliere, nell'ipotesi ancora non attuale di aumento del numero dei contagi, i pazienti affetti da coronovairus sintomatici. Una misura già prevista nel piano regionale d'emergenza che consentirà di utilizzare spazi appositi per evitare il collasso dei principali ospedali hub aumentando al contempo il numero dei posti letto attualmente disponibili.

 

Ospedali Covid

Secondo quanto riferito dal sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, allo stato sono stati individuati due poli sanitari nel comprensorio che fungeranno da ospedali satelliti: il presidio ospedaliero di Lamezia Terme e il policlinico universitario Mater Domini a Catanzaro. Il primo metterà a disposizione tre piani mentre il secondo un intero padiglione, quello C, attualmente vuoto e inutilizzato. Inizialmente gli spazi saranno arredati e attrezzati con strumentazione in dotazione al centro di ricerca Inail di Lamezia Terme che, secondo quanto riferito dal sindaco Sergio Abramo, dispone di arredi ancora imballati.

 

Quarantene obbligatorie

Nel frattempo, anche la macchina dei controlli sul territorio si sta mettendo in moto. Anche se con forti ritardi, non imputabili però ai Comuni. Il sindaco di Catanzaro ha firmato nelle ultime 24 ore circa sessanta provvedimenti che dispongono la quarantena domiciliare obbligatoria per altrettante persone rientrate nei giorni scorsi dalle aree del nord Italia. Abramo ha garantito di aver dato mandato alla polizia municipale di assicurare capillari controlli volti a garantire il rispetto dell'isolamento.