Dieci giorni di lockdown, di chiusura, di sacrifici, per circoscrivere il virus. Lo ha appena annunciato il sindaco di San Pietro a Maida: «Fermiamoci a tutela della salute, fermiamo tutto per quanto è in mio potere fermare».

 

È allarmato il primo cittadino dopo che sono risultati positivi quindici soggetti e sono stati fatti oltre 250 tamponi, molti dei quali devono essere ancora processati. In particolare, Giampà ha disposto che si esca di casa solo per lavoro, salute o necessità.

 

Chiuse tutte le attività ad eccezione dei negozi di generi alimentari e igiene della persona, tabacchi e farmacie. Sospese le cerimonie religiose, chiusi i cimiteri. Il due novembre sarà possibile prenotare fiori nei negozi e fare in modo che vengano recapitati ai propri defunti. Sospeso anche il mercato locale, chiusi gli studi medici. Per dieci giorni chiusi bar e locali, parrucchieri, estetiste e scuole. Chiuso al pubblico anche il Comune.


«Rimanete in casa il più possibile», ha ripetuto più volte il primo cittadino. Il rischio è che si vada verso la zona rossa. Rimane attivo il Coc, centro operativo comunale, dalle 8 alle 12 e 30 e dalle 15 alle 20. Si continuerà con i tamponi privilegiando anziani e bambini, persone con sintomi e contatti diretti di positivi.
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