Nonostante le rassicurazioni del dirigente Jole Fantozzi che sosteneva l'assenza di contagi tra il personale, appare molto preoccupante la situazione nel reparto di Ematologia. Incomprensibile il silenzio istituzionale
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«Nessun sanitario di quelli sottoposti a tampone è risultato positivo al tampone» ha dichiarato soddisfatta la commissaria dell’azienda ospedaliera, Iole Fantozzi, a Gazzetta del Sud, con dichiarazione ripresa da diversi siti locali. Parole che hanno provocato rabbia, sconforto e preoccupazione fra i reparti perché i positivi fra i sanitari ci sono. E si sa.
Tra fake ed incertezze
Le notizie ormai corrono, vengono rilanciate su gruppi che mischiano realtà e fake news. E la poca certezza sulle prime non fa che alimentare le seconde. Ma pare non essere preoccupazione istituzionale. E così, mentre Fantozzi si preoccupava di diffondere messaggi rassicuranti, al Gom di Reggio Calabria era già emergenza, immediatamente nota anche all’esterno delle mura ospedaliere anche solo per il numero delle persone coinvolte.
Un infermiere positivo
L’ultima in ordine di tempo arriva dalla divisione di Ematologia, svuotata di tutti i pazienti dimissibili e trattabili con terapia domiciliare, fatta eccezione per tre in condizioni troppo gravi per essere mandati a casa in prima giornata, ma subito trattati per essere dimessi al più presto. Motivo? Alla prima tornata di tamponi a tappeto fra medici, infermieri, oss e pazienti disposta dal Gom di Reggio Calabria ancor prima che in Regione ci si ricordasse che chi sta in prima linea va tutelato per evitare che gli ospedali diventino un focolaio, un infermiere è risultato positivo al Covid 19.
Ferie fuori, rientri, altri contagi
Secondo le prime ricostruzioni, era appena tornato da un periodo di ferie, a quanto pare trascorse fuori provincia, autorizzate come inderogabili nonostante già in ospedale fosse in vigore la disposizione interna che bloccava tutti i permessi. Scatta una seconda tornata di controlli. La positività dell’operatore impone una verifica. E un’altra operatrice risulta positiva. Troppi casi perché il reparto non si metta in sicurezza in attesa di poter ripetere i tamponi a medici, infermieri e operatori in una finestra di giorni utile perché siano significativi. Ai pazienti invece sono stati ripetuti subito, ma i risultati ancora si attendono. Il reparto non è chiuso, medici e infermieri rimangono in servizio e l'attività necessaria, fra mille cautele aggiuntive, fra cui una totale sanificazione degli ambienti, prosegue. Si è attuato un protocollo di sicurezza già approntato dal Gom, che ben prima di avere indicazioni regionali (allo stato non pervenute) al riguardo ha deciso di adottare una serie di cautele, inclusi i tamponi pre-ricovero.
Più di tre casi: ma regna il silenzio
Ma Ematologia non è l’unica divisione che abbia dovuto fare i conti con operatori positivi al Covid. Ufficialmente sull’argomento regna il silenzio. Anche ai sindacati dei medici, che a livello provinciale e regionale hanno chiesto chiarezza e informazioni dettagliate sugli operatori della sanità contagiati, nessuno si è degnato di dare risposta. Al massimo – e solo dopo molte insistenze – dai vertici del Gom arriva la conferma dei tre casi di positivi al Covid19, quello di neurologia e i due di ematologia. Eppure quelli di si chiacchiera e ci si preoccupa fra reparti e corsie sarebbero molti di più. Ma forse per la commissaria Fantozzi non contano.