Primo caso di coronavirus a Belvedere Marittimo. Il contagiato è un infermiere in servizio all'ospedale di Cetraro, sottoposto al test del tampone per i controlli di routine. La notizia ha destato grande preoccupazione sia nella città altotirrenica, sia nelle stanze del nosocomio Giannino Iannelli, dal momento che l'uomo ha lavorato nel reparto di Urologia fino a ieri e non è escluso che nei giorni precedenti abbia effettuato anche delle prestazioni a domicilio. Per lui e la sua famiglia è scattata immediatamente la quarantena obbligatoria. La macchina della burocrazia è al lavoro per individuare tutte le altre persone venute in contatto con l'operatore sanitario e metterle in isolamento.

 

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La versione del direttore sanitario

La comunicazione ha generato il caos e alimentato la diffusione di informazioni non corrispondenti al vero. È questo ciò che riferisce il direttore sanitario dello spoke Cetraro-Paola, Vincenzo Cesareo, costretto a intervenire pubblicamente sulla questione. «Innanzitutto - precisa - l'infermiere è asintomatico e sta bene». Poi ha precisato: «Ha prestato servizio presso la Pneumologia dell’ospedale di Cetraro fino alla penultima settimana del mese di marzo e precisamente fino al 25, dopodiché ha esercitato la professione in Pronto soccorso fino a quando non è stata riaperta l’Uo di Urologia, dal 6 aprile fino a ieri. Per quanto sopra è impossibile che abbia contratto la patologia presso la Pneumologia, dove peraltro tutti gli operatori sono stati sempre provvisti di dpi». E sulle visite a domicilio dichiara: «Trattandosi di un infermiere apprezzatissimo, è probabile che abbia dato la consulenza a domicilio di qualche paziente». Non ci sarebbe quindi alcun rischio nel reparto Covid: «Gli allarmismi - conclude- sono ingiustificati».