Il pronto soccorso chiuso per la sanificazione e tutti i sanitari in quarantena. Gli altri reparti sono aperti solo per le urgenze (ASCOLTA L'AUDIO)
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Sale a quattrordici il numero dei sanitari positivi al Covid-19 all’ospedale di Polistena. Una situazione molto delicata, nell’unico presidio ospedaliero della piana di Gioia Tauro, che la dirigenza sanitaria e i vertici dell’Asp di Reggio Calabria stanno cercando di affrontare con tutte le cautele del caso.
Ai positivi già riscontrati si deve aggiunge un altro medico in quarantena, in attesa dell’esito del tampone, perché il coniuge è rimasto contagiato.
I nuovi casi riguardano il pronto soccorso dell’ospedale, reparto nel quale ci sarebbero più della metà del contagi. A questi si devono sommare due infermieri sempre in forza al pronto soccorso.
Sale a tre, invece, numero dei contagi anche in radiologia. In questo reparto si era scoperto, la scorsa settimana, il primo medico positivo al Covid-19 nel presidio ospedaliero di Polistena.
Da lì, negli ultimi sei giorni, riferisce una fonte interna all’ospedale del Reggino, il numero dei contagi è salito fino a toccare 14 positivi.
Infine, è risultato positivo anche un medico di chirurgia.
La direzione sanitaria, di concerto con la dirigenza dell’Asp di Reggio Calabria, ha deciso di chiudere il pronto soccorso e di sottoporre a quarantena tutto il personale medico e infermieristico. In queste ore si sta effettuando la sanificazione dei locali del Ps.
Per quanto riguarda gli altri reparti dell’ospedale di Polistena, in questo momento restano operativi solo per le urgenze.
A questo riguardo è intervenuto il vicesindaco di Polistena Michele Tripodi. Chiamato da lacnews24.it ha confermato i 14 casi nell'ospedale della sua città e ha dichiarato di avere già «chiesto alla direzione sanitaria di muoversi in fretta per sostituire i medici che sono risultati positivi al Covid e quelli che necessariamente devono stare in quarantena in attesa dei tamponi. Nell specifico - ha aggiunto Tripodi - di chiamare medici del territorio per garantire l'operatività dei reparti»