Un nuovo caso di coronavirus si è registrato a Corigliano Rossano nelle scorse ore. Si tratta di un paziente asintomatico che, da quanto risulta, è arrivato in città con un pullman di linea. Un lavoro straordinario viene portato avanti dal Dipartimento di Igiene e Prevenzione dell’Asp di Cosenza che, unitamente allo staff dell’Usca (Unità speciali di continuità assistenziali), ha avviato un intenso lavoro di screening sia sui passeggeri dell’autobus proveniente da Roma, sia sull’ultimo caso di Cassano, sottoponendo a tampone coloro i quali sono stati a contatto con un giovane del Bangladesh, anch’egli dichiarato positivo.  

Ospedali in difficoltà

Tuttavia le strutture sanitarie in riva allo Jonio si presentano ancora insufficienti a fronteggiare i disagi derivanti dal Covid. Permane la precarietà nei presidi ospedalieri, in particolare nello spoke di Corigliano Rossano, dove nei pressi dei pronto soccorso insistono due tensostrutture allestite dalla protezione civile ma non operative. Nelle ultime ore, i sanitari del pronto soccorso del “Nicola Giannettasio” sono stati costretti a riaprire la tenda autonomamente a causa del numero crescente dei casi sospetti. Le tensostrutture hanno una funzione di filtro con l’obiettivo di evitare la promiscuità. Vennero chiuse per le alte temperature estive, nonostante la presenza di impianti di climatizzazione.