Lo annuncia il management di Villa Elisa che ha blindato la struttura dopo il caso del paziente positivo al coronavirus. All'ospedale di Polistena sanificati pronto soccorso e Radiologia, mentre i sanitari entrati in contatto col malato sottoposti al test
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Sono stati sottoposti a tampone 48 persone state sottoposte a tampone all’interno della clinica privata di Cinquefrondi “Villa Elisa”. La notizia è stata diramata dal management della struttura sanitaria privata il giorno dopo della scoperta di un paziente positivo al Covid-19.
«Come comunicato ieri – scrivono da Villa Elisa - uno dei nostri pazienti, arrivato qualche giorno prima da un vicino ospedale (il 20 marzo ndr) ha accusato un malore per il quale si è reso necessario programmare un trasferimento tramite 118. Il paziente, ricoverato in isolamento come da attuale protocollo interno per i nuovi ricoveri, non manifestava sintomi correlabili a infezione da Covid19, ma a una compromissione cardiologica che i medici della Casa di Cura hanno giudicato dovessero essere trattati in regime di acuzie».
Il paziente è giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Polistena, quindi, il 30 marzo ufficialmente per una compromissione cardiologica, quindi, non è passato dalla tenda pre-triage allestita nel parcheggio del presidio ospedaliero della Piana. Solo in un secondo momento, i sanitari polistenesi hanno sottoposto il paziente al tampone scoprendo che fosse affetto da Covid-19. A quel punto, a Polistena è scattato il protocollo di sicurezza con la sanificazione del pronto soccorso e Radiologia, dove il paziente era stato sottoposto a Tac, e l’inizio dei tamponi a tappeto per tutti i sanitari che erano entrati in contatto con l’ammalato.
Intanto, per tutta la giornata di ieri, i sindaci della Piana di Gioia Tauro insieme ai proprietari della clinica privata, avevano chiesto di sottoporre a tampone anche il personale sanitario e i degenti di “Villa Elisa”.
«Abbiamo appreso solo in seguito – si difendono alla clinica privata - che il paziente trasferito era risultato positivo al Covid19 al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria dove si trova attualmente ricoverato. Nessuno dei 36 pazienti ricoverati a Villa Elisa manifesta sintomatologia, stesso dicasi per il personale sanitario».
Dopo la scoperta della positività dell’ex paziente, la clinica privata è stata blindata: nessuno è entrato o uscito da ieri dalla struttura.
«Il personale sanitario – si legge nella nota - dimostrando grande senso responsabilità e collaborazione, d’accordo con la Direzione aziendale e sanitaria, non ha lasciato la casa di cura. La struttura, dunque, ha attivato un vero e proprio cordone di sorveglianza in attesa che venga effettuato screening mediante tamponi. Per tale ragione, nell’interesse assoluto della tutela della salute di pazienti e operatori, la casa di cura si è attivata per l’approvvigionamento del materiale utile allo screening. Pur tra mille difficoltà, e con la preziosa collaborazione delle Autorità Sanitarie locali competenti, sono in corso i primi 48 tamponi. Si auspica che, nelle prossime ore, se ne riescano a reperire altri in modo da sottoporre a test tutti i soggetti interessati». La direzione della casa di cura rimane in contatto costante con il sindaco del Comune di Cinquefrondi Michele Conia e con la stazione dei carabinieri.