Dopo le polemiche, l’Asp avvia il servizio ma strade strette e strutture fatiscenti rallentano le operazioni. C'è chi apprezza gli sforzi: «Almeno hanno fatto qualcosa» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Dopo le tante polemiche legate ai ritardi dell’Asp nel gestire l’emergenza Conronavirus a Reggio Calabria, iniziano ad arrivare le prime risposte. Soprattutto ai territori, ed è l’esempio di Scilla che sfruttando la struttura dell’ex ospedale ma non ancora ufficialmente casa della salute ha avviato il servizio di tamponi in modalità drive-in.
Nonostante gli sforzi però, ci sono fattori che hanno creato non pochi disagi. La strada stretta che porta alla struttura, la mancanza di vigili urbani a regolamentare il traffico e la struttura ormai totalmente fatiscente che, come è facilmente visibile, cade letteralmente a pezzi, hanno rallentato il servizio facendo infuriare quanti per ore hanno atteso il loro turno.
Tutto da migliorare, considerando il bacino d’utenza che questa struttura serve, ma tra i tanti che in questi primi giorni si sono recati a Scilla per il tampone, si senta anche qualche voce fuori dal coro, qualcuno che, invece, loda l’iniziativa nonostante i disagi perché, in fondo «almeno si è fatto qualcosa e un po’ di fila ci può stare».