Tra i primi provvedimenti, quello del sindaco Limardo. Preoccupa l'aumento dei contagi nell'intera provincia
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Preoccupa la crescita del positivi al coronavirus nel Vibonese. Al fine di arrestare la diffusione dei casi, che potrebbero mandare in tilt il già fragilissimo sistema sanitario, l’Asp di Vibo Valentia ha diramato una comunicazione ai sindaci del territorio avente come oggetto la proposta di sospensione dell’attività didattica in presenza, sia per la scuola dell’infanzia, che primaria e scuola secondaria di primo grado.
I contagi in aumento
In particolare, l’Azienda sanitaria provinciale, scrive il direttore del dipartimento Prevenzione Giuseppe Rodolico, sta tenendo sotto stretta osservazione «l’andamento della curva epidemiologica che evidenzia un incremento significativo dei nuovi casi di infezione Sars-Cov2». Inoltre «considerati i contagi sviluppati nel comparto scolastico tra docenti, alunni e personale Ata, e valutando il ritardo della lavorazione dei tamponi e relativa trasmissione dei referti propone la sospensione dell’attività didattica in presenza dal 10 novembre al 3 dicembre».
La proposta scuole chiuse
Da quanto si apprende, i sindaci del Vibonese stanno valutando la migliore strategia da seguire, basandosi sul numero dei contagi presenti nei singoli centri ed eventuali collegamenti tra positivi/mondo scuola. Ma non tutti sono intenzionati a chiudere mentre alcuni primi cittadini hanno già provveduto nei giorni scorsi per periodi più brevi.
Stop lezioni a Vibo
Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo in serata ha comunicato sui social di aver emanato ordinanza di chiusura di tutti gli istituti già a partire da domani e fino al 3 dicembre. Medesima decisione è stata assunta a Ricadi, Serra San Bruno, Pizzoni (dal 9 al 14 novembre).