In Calabria sembrano in pochi a soffrire della “sindrome della capanna”, ovvero della paura di uscire dopo tanti giorni di quarantena. Con la riapertura delle attività commerciali c’è tanta voglia di tornare alla vita normale, ma in maniera responsabile. 

C’è consapevolezza che con il virus si debba convivere e tra chi non nasconde convinzioni complottiste e chi teme proprio ora una maggiore diffusione del contagio, c’è chi utilizza semplicemente il buonsenso e confida nel rispetto delle regole da parte di tutti. 

I favorevoli

«Nessuna paura – ha detto un signore in attesa del suo turno dall’ottico – se si seguono le giuste regole, non succede nulla». Ed ancora, un papà insieme ai suoi due bimbi: «C’è tanta voglia di uscire soprattutto per i bambini, anche una semplice passeggiata è già tanto».

Per questo papà, le paure ora si concentrano sul futuro scolastico dei suoi bambini: «Speriamo che presto – ha detto – si possa capire cosa succederà a settembre con la scuola perché i bambini stanno perdendo tanto e se torneremo tutti a lavoro, non riusciremo a seguirli». 

«Sono molto più sereno», ha commentato un altro signore. «La paura si è un po’ allentata – ha detto un signore in coda alle poste – speriamo però che non ci siano altri focolai». 

I complottisti

«Io penso che tutta questa storia del coronavirus sia una montatura – ha spiegato una signora – perché credo che questa malattia sia curabile e comunque in Calabria ormai non ci sono più contagi. Sono molto perplessa al riguardo. Io non sono un medico e magari sbaglio però credo che sia stato un disastro dal punto di vista economico». 

I prudenti

«Io continuo ad avere paura – ha affermato un signore – e sono sempre attento e guardingo perché ancora non ne siamo usciti fuori. La gente aveva tanta voglia di uscire ed approfittando dei decreti sta tentando di fare quello che faceva prima. Naturalmente non potrà essere più così, bisognerà riorganizzarsi».

«Dobbiamo continuare a mantenere la distanza e tenere le mascherine nei luoghi chiusi – ha evidenziato un altro signore – perché ora che la gente circola di più in giro dobbiamo stare attenti perché fino a che non ci sarà il vaccino saremo sempre in pericolo». «Credo che proprio adesso bisogna avere più paura – ha detto una signora – perché molti non hanno ancora capito l’importanza dell’uso della mascherina, dei guanti e delle distanze di sicurezza». 

«Io penso che la gente si sia stancata di rimanere isolata in casa – ha affermato un signore – e quindi la notizia che i contagi stiano diminuendo aiuta ad avere una giustificazione morale e quindi si sono allentati i cordoni della libertà». Ed ancora: «Per quanto mi riguarda ho paura degli altri – ha detto una signora – perché sottovalutano la situazione».