Proposta la realizzazione di una tendopoli militare e un ospedale da campo. Intanto il sindaco della città del porto ha vietato gli spostamenti dal comune e disposto ulteriori limitazioni per le attività commerciali
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Isolare al più presto i Comuni della Piana di Gioia Tauro prima che sia troppo tardi». È la proposta del consigliere regionale, Marcello Anastasi “Io resto in Calabria” alla governatrice Jole Santelli.
La tendopoli militare
«Questa richiesta– spiega –nasce dalle notizie delle ultime ore, che segnalano casi di soggetti positivi al coronavirus, tanto a Gioia Tauro quanto a Rosarno. È necessario prevenire e contenere il più possibile e, fino a quando si è ancora in tempo, l’alto rischio del diffondersi dell’epidemia e che la stessa possa circoscrivere l’intero territorio pianigiano con pesanti conseguenze sugli oltre centocinquantamila suoi abitanti. Inoltre, nella Piana di Gioia Tauro, si dispongano con urgenza una tendopoli militare e un ospedale da campo operativo per fronteggiare l’emergenza, a supporto degli ospedali di Polistena, al momento l’unico funzionante, ma non in grado di rispondere totalmente ai bisogni del territorio, e di Gioia Tauro, sotto dimensionato ormai da tempo, parzialmente operativo, di cui, ambienti necessita di urgenti interventi di ripristino e di sanificazione».
Per l’accampamento militare «può essere utilizzata un’area di circa 7000 mq servita da acqua ed energia elettrica messa a completa disposizione da un privato cittadino del Comune di Rizziconi, logisticamente in posizione centrale nella piana rispetto ai restanti Comuni. Ciò comporterebbe la possibilità di creare un Centro Operativo CoVid , per gestire le attività di contrasto nel territorio della Piana di Gioia Tauro, migliorare la risposta alle richieste di ogni genere e dalla Protezione civile, dalle associazioni di volontariato, dalla gente comune e soprattutto dai rispettivi sindaci».
Il ruolo del Porto di Gioia Tauro
Il consigliere regionale di “Io resto in Calabria”, invitando anche a tener conto dell’eventuale possibilità di utilizzare al bisogno le palestre scolastiche o i campi di calcio attrezzati da servizi igienico sanitari, insiste che si valuti la richiesta al Ministero della Difesa di far approdare una Nave ospedale militare nel grande porto di Gioia Tauro o qualunque altra nave ospedale o nave da crociera, attrezzata opportunamente per ospitare i malati Covid, come d’altronde già messo in atto dal Governatore della Regione Liguria, Toti.
Infine, l’invito al governatore Jole Santelli di valutare l’attivazione, come già programmata, del Policlinico Germaneto di Catanzaro, quale Ospedale Covid regionale. «Ciò in quanto - conclude - l’Ospedale “Pugliese” , nel quale sono anche ricoverati gli ammalati provenienti da Bergamo e Brescia, risulterebbe già saturo e non in grado per le sue deficitarie strutture ad attivare percorsi selettivi per i pazienti Covid. Infatti, trattandosi di una struttura vecchia, i medici sono costretti a far passare dallo stesso percorso pazienti infetti e non infetti. Il grande timore dei medici – conclude - è quello che da qui a non molto non sarà più possibile garantire i vari servizi nel rispetto delle varie patologie e che si farà una commistione di pazienti infetti e non infetti, rischiando il contagio generale. Inoltre il personale medico degli ospedali continua a segnalare l’esigenza di massima urgenza dei dispositivi idonei per la protezione individuale».
Gioia Tauro vieta entrate e uscite
Poco fa il sindaco della città del porto Aldo Alessio ha disposto il divieto degli spostamenti in entrata e uscita dal comune se non per motivi sanitari, lavorativi o urgenti. Prevista inoltre la chiusura di tutte le attività commerciali, industriali, edili, compresi tabaccai, edicole, forni e panetterie dalle ore 14 alle 7 del mattino. Potranno lavorare dalle ore 7 alle 14.