Nelle ultime ore, a causa del coronavirus, in Lombardia sono morti altri tre medici. Tra di loro anche Vincenza Amato, dirigente medico responsabile Uos Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell'Ats (ovvero l'ex Asl) di Bergamo.

 

La donna, ricoverata all'ospedale di Romano di Lombardia, era originaria di Amantea, nel Cosentino. «Tutti gli operatori  sanitari che hanno lavorato con lei in questi anni nella sede di Bergamo/Borgo Palazzo e, prima ancora, molti anni fa al Settore Igiene e Prevenzione di Treviglio-Romano di Lombardia – si legge in una nota dell'azienda Tutela della Salute -, la ricordano con grande affetto e tenerezza dal punto di vista umano, e con  autentica stima».

Per Amato «era al suo ultimo anno di lavoro, che affrontava con vigore ed impegno, quasi incurante di alcune sue personali  fragilità degli ultimi tempi», evidenziano i colleghi.


Espressa vicinanza alla famiglia: «Vogliamo ricordarla - si conclude la nota - per la sua grande professionalità, per le sue capacità e per le sue competenze, ma anche per la sua disponibilità e le sue doti umane che lasceranno in tutti noi un ricordo indelebile», conclude il breve comunicato stampa.

 

Gli altri due camici bianchi morti sono due odontoiatri di Brescia, Mario Calonghi e Gabriele Lombardi. Il totale dei morti, si apprende dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), sale così a 33.