Sale a tre il numero di pazienti affetti da Covid 19 ricoverati nel reparto di malattie infettive dell'Annunziata di Cosenza.

In ospedale per prudenza

Nelle ultime ore ha varcato la soglia del plesso ospedaliero una persona residente in Svizzera ma originaria di Fiumefreddo Bruzio dove era rientrata da poco per trascorrere un periodo di vacanza nel suggestivo borgo tirrenico. Secondo quanto si è appreso, avrebbe accusato alcune difficoltà respiratorie, che i medici tuttavia riconducono più ad uno stato d'ansia che ad un progredire della malattia. Per prudenza, tuttavia, si è deciso per il trasferimento nel nosocomio.

Il caso proveniente da Santa Maria del Cedro

Intanto procede la degenza degli altri due soggetti affetti da coronavirus. Come si ricorderà, lo scorso 6 agosto era stato disposto il ricovero per un 68enne di Santa Maria del Cedro, entrato in contatto con il figlio proveniente da Bologna risultato positivo ad un test sierologico ma negativo al tampone. L'uomo, sottoposto a tac, ha evidenziato anche la presenza di una polmonite interstiziale con tosse secca. In precedenza aveva trascorso un breve periodo di cure nel presidio di Praia a Mare per una sindrome diarroica, dove per fortuna, non si è propagato il contagio. Al momento non accusa insufficienza respiratoria.

La febbricola sottovalutata

L'altro caso riguarda un cardiopatico di 58 anni, residente a Roseto Capo Spulico. Potrebbe aver contratto il coronavirus a Bergamo dove si era recato per un consulto medico poiché affetto da linfoma non Hodgkin. Al pronto soccorso di Cosenza si è presentato con una febbricola. Dopo il ricovero nel reparto di medicina Valentini, sono venuti a galla anche lievi sintomi da Covid per cui si è proceduto a tampone. In seguito all'esito positivo è stato poi trasferito a malattie infettive. Lo screening sul personale medico e paramedico entrato in contatto con il 58enne, ha escluso ogni rischio di allargamento dell'infezione.