Lezioni in presenza sospese per sei giorni al fine di sanificare gli istituti. Resteranno aperti solo gli asili nido. E sulla situazione nelle corsie dell'Annunziata, Occhiuto: «Serve allestire un ospedale da campo»
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«La situazione non è più sostenibile e richiede soluzioni immediate e non più rinviabili. Sono circa una cinquantina i pazienti positivi al covid ammassati nei locali del Pronto soccorso e nelle ambulanze. Occorre, pertanto, pensare seriamente all’intervento dell’Esercito con l'allestimento di un ospedale da campo». Lo ha affermato il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, molto preoccupato per le condizioni in cui versa l'Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, travolto dall’epidemia di Covid-19.
«I medici e gli infermieri – ha sottolineato Occhiuto in una dichiarazione -mi segnalano gravissime difficoltà. Ecco perché ritengo che sia importante l’intervento dell’esercito. Oppure – ha detto ancora Occhiuto – bisogna ragionare sull'utilizzo dei locali dell'Inrca, struttura sanitaria che potrebbe rivelarsi utilissima in questa fase».
Il sindaco di Cosenza, dopo un confronto con il dirigente regionale Antonio Belcastro, ha annunciato di essere, inoltre, pronto, da lunedì prossimo, a chiudere le scuole per procedere alla loro sanificazione, in attesa che la Regione e le Asp si organizzino per processare i tamponi e consentire ai ragazzi della scuola primaria di riprendere le lezioni in presenza. Poi ha sottolineato che «non possono essere i ragazzi a pagare per le inefficienze di altri» e Belcastro ha rassicurato il primo cittadino sulla tempestività delle operazioni. «Le materne, elementari e le prime medie –ha annunciato Occhiuto - rimarranno chiuse per sei giorni. Resteranno aperti gli asili nido».