Il primo cittadino di Malvito in provincia di Cosenza ha emesso un’ordinanza che vieta l’ingresso nel territorio comunale a chiunque provenga da Lombardia e Veneto
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Più drastico del presidente cinese Xi Jinping, più prudente dell’Organizzazione mondiale della sanità, più decisionista del premier Conte. È Pietro Amatuzzo il sindaco di Malvito, paesino in provincia di Cosenza di 1.700 anime, che ha emesso una rigorosa ordinanza che vieta l’ingresso sul territorio comunale di chi abbia transitato o sostato in Lombardia e Veneto.
Nella sua ordinanza, il primo cittadino invita le forze dell’ordine a far rispettare il categorico divieto, ricordando che la violazione comporterebbe l’applicazione dell’articolo 650 del codice penale, col conseguente arresto fino a tre mesi, se il fatto non costituisce reato più grave. Il provvedimento impone anche a coloro i quali abbiano fatto ingresso nel territorio di Malvito, prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza, di comunicarlo alle autorità locali.
A stigmatizzare la decisione, probabilmente in contrasto anche con norme costituzionali oltre che con il buonsenso, è un consigliere di minoranza, Fausto Amatuzzo (omonimo del primo cittadino) che questa mattina era di rientro dalla Lombardia, dove si era recato per motivi di lavoro. L’esponente dell’opposizione si è fatto un selfie dinanzi al cartello stradale che avvisa dell’ingresso nel territorio comunale, commentandolo con un caustico post su facebook: «Sono diventato un clandestino senza accorgermene».