Il vice presidente vicario Francesco Candia lancia un appello affinché vi sia un dialogo costante con i Comuni per fronteggiare insieme l’emergenza sanitaria
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«I sindaci non devono essere lasciati soli in questi momenti difficili, in particolar modo quelli dei Comuni più piccoli, periferici e disagiati». È l’appello che il vice presidente vicario di Anci Calabria, Francesco Candia, ha affidato a due lettere inviate al presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, e ai cinque prefetti calabresi.
«Con riferimento all’emergenza coronavirus – si legge in una nota -, Anci Calabria e i sindaci sono pronti a confronti costruttivi e sinergici per agire in forma univoca ed omogenea con le altre istituzioni. L’Associazione dei comuni calabresi si dichiara interessata e disponibile, se gli interlocutori lo riterranno opportuno, ad instaurare un dialogo costante durante il permanere della crisi sanitaria, attraverso ristrette rappresentanze comprendendo i sindaci dei capoluogo - anche con le singole Prefetture oltre che con la Regione - per esprimere ed esaminare congiuntamente motivi e ragioni di difficoltà amministrative e finanziarie nascenti dall’attuale situazione che si riversano sulle Amministrazioni locali e assillano i sindaci stessi».
Infine, Candia assicura che «l’Anci regionale con un gruppo di Amministratori degli organi direttivi, già nell’insorgere del fenomeno e nell’attesa di iniziali provvedimenti e direttive chiare del Governo, si sono resi parte diligente per orientare i sindaci ad un agire comune ed omogeneo ed affrontare più ponderatamente timori ed incertezze iniziali».