Dal Comune di Palmi si sta affrontando la nuova emergenza con la massima celerità: ordinanze di isolamento domiciliare a interi nuclei familiari e tamponi a tappeto.

 

La paura di un nuovo focolaio di Covid-19 nella città di Cilea resta al momento sullo sfondo, anche se è un pericolo che nessuno può ancora escludere. Anzi, il caso riscontrato ieri, quello cioè un giovane rientrato qualche giorno fa da un viaggio in Sardegna e risultato positivo al tampone, sta tenendo tutti con il fiato sospeso.

 

Nella mente del palmesi è ancora vivo il ricordo della zona rossa istituita nei tre quartieri marinari di Tonnara, Pietre nere e Scinà il 22 giugno scorso. Una decisione che aveva assunto la Regione Calabria, per una durata di soli quattro giorni, in modo da isolare alcuni casi di Covid-19 scoperti all’inizio della stagione estiva ed evitare una vasta propagazione del contagio. In quel caso tutto rientrò senza problemi grazie alla tempestività delle misure adottate da Comune, Asp e Regione Calabria.

 

Il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, come fatto alla fine di giugno scorso, sta emettendo una raffica di ordinanze per isolare tutti quelli che sono entrati in contatto col giovane contagiato.

 

Al momento, secondo quanto appreso dal primo cittadino, sarebbero almeno 13 le ordinanze con le quali sono stati posti in isolamento domiciliare obbligatorio altrettanti nuclei familiari. Si parla di una quarantina di persone tra le quali, naturalmente, c’è anche la famiglia del primo contagiato. Intanto, l'Azienda sanitaria di Reggio Calabria sta effettuando i tamponi sui casi sospetti e si è in attesa dei primi riscontri. 

 

 

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