È una delle piste seguite in queste ore dal dipartimento Prevenzione dell'Asp di Catanzaro. Negativi più della metà dei tamponi eseguiti nei tre centri di raccolta
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Si sta lavorando per incastonare l'ultimo tassello del puzzle relativo al contagio dilagato nei giorni scorsi a Girifalco, nel Catanzarese, e che ha dato la stura a controlli a tappeto da parte dell'Asp per verificare l'eventuale diffusione del Coronavirus anche all'interno dei locali notturni soveratesi.
Il dipartimento Prevenzione dell'azienda sanitaria provinciale sta, infatti, risalendo la catena dei contatti delle cinque persone finora risultate positive al Covid.
Virus arginato
Gli ultimi venti tamponi eseguiti sui contatti dei cinque giovani sono stati processati nella notte dal laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro e hanno fortunatamente dato esito negativo.
Per ora sembra, dunque, circoscritto il contagio che aveva provocato panico e apprensione anche a Soverato, dove centinaia di giovani che avevano frequentato le due discoteche "incriminate" si sono sottoposte a screening.
Il tassello mancante
Tuttavia, le attività di ricerca del dipartimento Prevenzione dell'Asp si stanno ora concentrando nella risoluzione dell'ultimo enigma: come il virus sia giunto a Girifalco e in che modo i cinque giovani lo abbiano contratto.
I controlli stanno, infatti, proseguendo ad ampio raggio e focalizzati principalmente su tutti i rientri dall'estero che si sono registrati nelle ultime settimane nel comune di Girifalco. Questa almeno la strada che si sta battendo in queste ore per comprendere l'origine del contagio.
Dalle tende tamponi negativi
Nel frattempo, più della metà dei tamponi eseguiti nei tre punti di raccolta allestiti dall'Asp (Catanzaro Lido, Soverato e Lamezia Terme) per consentire ai giovani di sottoporsi a screening sono stati processati e hanno fornito tutti esito negativo.
Il laboratorio di Microbiologia dell'ospedale Pugliese in questi giorni sta lavorando a ritmi serrati, analizzando tra i 350 e i 400 tamponi al giorno. Per accelerare le procedure di verifica una parte di questi sono stati anche inviati a Cosenza e a Reggio Calabria, ciascun presidio ne ha analizzati 200.