La task force anti-covid dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza ha attivato un monitoraggio a tappeto in città per contenere il focolaio sviluppatosi all'interno di un medesimo nucleo familiare residente in centro.


Rigida quarantena

Nove le persone per le quali è stato accertato il contagio attraverso il tampone. Nel gruppo anche la bambina di quattro anni, sottoposta a screening prima di essere ricoverata all'Annunziata per un intervento chirurgico. La prassi prevede, per fortuna, il monitoraggio di tutti i degenti ospedalieri. È stato così possibile individuare il caso, isolarlo, ed estendere i controlli ai congiunti della piccola, risultati anche loro affetti dal Covid. Sono stati tutti posti in quarantena.

 

Iniziale diffidenza 

Nonostante le raccomandazioni dei sanitari, il gruppo, in attesa di conoscere gli esiti dei prelievi rinofaringei, non ha osservato alcun comportamento precauzionale poiché aveva effettuato sulla piccola un test sierologico del tipo pungidito, risultato negativo. i congiunti della bimba hanno quindi ritenuto di non essere a rischio infezione. Per questo hanno poi manifestato diffidenza nei confronti degli operatori sanitari, finché l'intervento delle forze dell'ordine non ha consentito lo svolgimento di tutte le operazioni di isolamento previste dai protocolli.


Perchè il test sierologico ha dato esito negativo

Non è una novità la discrepanza di risultati tra il tampone ed il test sierologico. Quest'ultimo infatti, rileva gli anticorpi sviluppati dal corpo aggredito dall'infezione, ma nel caso di malattia contratta di recente, tali anticorpi non vengono ancora sviluppati e dunque non sono rilevabili dal test. Anche per questa ragione, l'unico sistema completamente affidabile per verificare la presenza del coronavirus è proprio il tampone rinofaringeo.


Attività di monitoraggio costante

Adesso la task force dell'Asp sta procedendo a tracciare tutti i contatti del nucleo familiare infetto, a cui allargare lo screening. In giornata saranno effettuate oltre cinquanta analisi. Inoltre prosegue anche il monitoraggio di persone rientrate a Cosenza da località del nord Italia e che dunque, sono ritenute a rischio. Per snellire le procedure ed accelerare le verifiche, davanti la sede del Dipartimento di prevenzione dell'Asp di Via Alimena da questa mattina è operativo un mezzo mobile in cui si effettuano altri tamponi. Sul focolaio di Cosenza ecco le dichiarazioni del coordinatore della task force Mario Marino, rilasciate al nostro network