Gli ultimi dati forniti dall'Azienda sanitaria riferiscono di 182 positivi di età inferiore ai diciotto anni. I contagi si ripercuotono sulla regolarità dell'attività didattica
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L’ultimo bollettino diffuso dalla Regione Calabria, riferisce per la provincia di Cosenza di 990 casi attivi di coronavirus in isolamento domiciliare e di 55 ricoveri ospedalieri, dei quali cinque in terapia intensiva.
Un quinto sono minori
Balza all’occhio il dato relativo al numero di minori contagiati dal Covid: sono 182. poco meno del venti per cento del totale. Un quinto delle persone che hanno contratto il virus dunque, ha meno di 18 anni. Questa analisi è utile per capire se alla diffusione dell’epidemia tra i più giovani, sia da mettere in relazione con la frequenza scolastica, anche alla luce dei focolai registrati nelle aule, come a Mangone dove 15 alunni delle medie sono risultati positivi, o come a Zumpano, altro centro interessato da un’alta incidenza di contagi tra i bambini.
Sintomi lievi
In maniera analoga alla prima ondata, anche questa seconda fase di emergenza pandemica non manifesta sintomi su bambini e ragazzi. Si segnala a macchia di leopardo, qualche linea di febbre su casi isolati. Per il resto al momento, il Covid si presenta sui minori più innocuo di un raffreddore.
Il quadro della situazione
Ecco una tabella che fotografa l’attuale situazione
Meno di un anno 4 casi;
Un anno 1 caso;
Due anni 4 casi;
Tre anni 2 casi;
Quattro anni 4 casi;
Cinque anni 5 casi;
Sei anni 8 casi;
Nove anni 6 casi;
Dieci anni 19 casi;
Undici anni 16 casi;
Dodici anni 16 casi;
Tredici anni 18 casi;
Quattordici anni 13 casi;
Quindici anni 9 casi;
Sedici anni 8 casi;
Diciassette anni 10 anni
Diciotto anni 13 anni
Percorso complicato
Nelle ultime ore sono aumentati i comuni nei quali le lezioni sono sospese. Non solo quelle delle scuole secondarie superiori, passate alla didattica a distanza in applicazione dell'ultimo Dpcm. Anche negli istituti comprensivi si procede a singhiozzo.
L'ultima ordinanza del presidente della Regione facente funzioni Spirlì, ha individuato nuove zone rosse e arancioni nelle quali vige il blocco delle attività didattiche. E poi ci sono le decisioni dei sindaci: a Cosenza tre dei cinque istituti comprensivi resteranno chiusi fino al 3 novembre, a Rende stop alle lezioni in tutti i plessi.