I ladri hanno compiuto un furto sacrilego rubando la corona e la spada della statua. Colpiti profondamente da questo atto la comunità religiosa e i fedeli
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Nella quiete del Santuario Maria SS. di Schiavonea, un atto sacrilego ha gettato un’ombra sulla serenità del luogo di culto. Ignoti malintenzionati hanno compiuto un furto mirato, sottraendo la corona e la spada che adornano la statuetta di San Michele Arcangelo all'interno della struttura.
La corona e la spada, donati anni fa da un devoto privato, sono privi di valore commerciale, ma il loro significato è profondo e carico di devozione. Questo gesto, perpetrato con premeditazione, solleva interrogativi sulla motivazione di chi ha commesso l'atto, che potrebbe oscillare tra una bravata priva di senso e un gesto con implicazioni più gravi.
La spada di San Michele Arcangelo, in particolare, assume un ruolo simbolico di rilievo nella tradizione cristiana. Rappresentando la lotta contro il male e la difesa della fede, la spada è un'icona di protezione e giustizia. La leggenda narra che San Michele Arcangelo sia stato spesso raffigurato con la spada al fine di simboleggiare il suo impegno nella difesa del bene e nella preservazione della fede.
La comunità religiosa e i fedeli sono profondamente colpiti da questo atto sacrilego, che ha minato la sacralità del luogo. La mancanza di telecamere di sorveglianza rende difficile l'identificazione dei responsabili, gettando ulteriori ombre sulla risoluzione del caso.