Siglato un protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza di genere e la creazione di una rete antiviolenza per donne. Attori protagonisti dell’iniziativa: l’Associazione Mondiversi onlus, Ente gestore del Centro Antiviolenza Fabiana e il Polo Liceale di Rossano (Liceo Scientifico – Classico “San Nilo” – Linguistico – Artistico). Si parte da alcune consapevolezze che hanno avuto origine dal barbaro omicidio della piccola Fabiana Luzzi bruciata viva nelle campagne coriglianesi ma anche dal recente caso di molestie avvenuto in una scuola di Castrolibero.

Accentuata una straordinaria campagna di sensibilizzazione nella violenza contro le donne, nella consapevolezza che c’è ancora da lavorare e tanto. L’azione intrapresa mira ad analizzare tutte le fasi di sopraffazione, da quella fisica a quella psicologica o sessuale, fino ad approfondire gli aspetti dei condizionamenti da dipendenza economica. Occorre anche superare una serie di resistenze frapposte tra gli enti e i servizi del territorio che non sempre collaborano anche l’assenza di protocolli condivisi.

La scuola nel frattempo ha in itinere percorsi disciplinari, interdisciplinari ed extradisciplinari, delle attività coerenti con le finalità indicate nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e nel quadro dei rapporti con le istituzioni e le associazioni presenti sul territorio, e tra queste l’attività di promozione della cultura alla legalità e alla parità di genere. L’obiettivo del protocollo è quello di realizzare azioni ed interventi coordinati a favore delle donne vittime di violenza di genere, di minori vittime di violenza e di promuovere iniziative di prevenzione e culturali orientate al rispetto tra i sessi, alla non discriminazione, alla parità tra i generi, alla non violenza.

Un importante ruolo sarà svolto dagli enti locali, dall’ufficio scolastico territoriale, dall’Asp di Cosenza, dalle organizzazioni di categoria, dalla Prefettura, dalle forze dell’ordine e del terzo settore. Nel programma anche l’attivazione di un tavolo tecnico e politico di coordinamento territoriale. La mission è quella di informare e sensibilizzare, di svolgere attività di prevenzione, di formare gli operatori scolastici sul riconoscimento e sull’emersione del fenomeno della violenza sulle donne, di progettare e organizzare corsi formativi e di individuare strategie di prevenzione.

Il progetto richiama, in parte, quanto è accaduto di recente in una scuola di Castrolibero in cui sono emerse ipotesi di molestie da parte di un docente nei confronti di studentesse. Il dirigente del polo liceale di Rossano Antonio Pistoia si dice soddisfatto per il processo, in continuità, avviato da tempo con il centro antiviolenza Fabiana Luzzi.

«Parlare del tema nella didattica e nei percorsi interdisciplinari aiuta nella prevenzione. La scuola ha un ruolo straordinario in questa direzione». Per la responsabile del centro antiviolenza Luigia Rosito «è importante stipulare protocolli d’intesa proprio con le scuole e dare vita a interventi di collaborazione anche per fare emergere situazioni che spesso rimangono sottaciute per una serie di ragioni. È opportuno sapere come ci si deve comportare in determinate situazioni».