La macchina dei tamponi ha ripreso a processare. Da oggi sarà possibile riavviare le attività di tracciamento dopo la pausa dovuta a un guasto tecnico.

Ieri la città di Corigliano-Rossano ha fatto registrare altri 26 contagi. Al momento, dall’inizio della pandemia i dati sono i seguenti: 48 morti e 2908 contagiati. Negli ultimi 30 giorni sono 798 i positivi, 750 dei quali in quarantena obbligatoria, 41 ricoverati e 7 in Rianimazione. Sul fronte dei vaccini, nella giornata di ieri sono state somministrate 234 dosi spalmate tra ultraottantenni e personale dei servizi essenziali. A Catanzaro, ieri mattina, presso il dipartimento della Protezione Civile Regionale si è tenuta una riunione operativa per l'organizzazione dell'Hub vaccinale al Palabrillia, che prevede 8 linee vaccinali con l'apporto dell'esercito e della Croce Rossa Italiana. L’attivazione è prevista tra l’8 e il 10 aprile. Tale presenza consentirà di vaccinare 700/800 unità al giorno. Almeno questa sembra essere la proiezione.

Sindaci divisi sulla nota inviata al ministro

Ma, fino a questo momento, il problema della somministrazione è ancorato alle poche dosi inviate nella provincia di Cosenza. Proprio ieri 70 primi cittadini, per il tramite del presidente della conferenza dei sindaci, hanno inviato una nota al ministro della Salute sottolineando come ai comuni della provincia di Cosenza sia stato destinato finora il 50% dei vaccini rispetto al fabbisogno. Sul punto, oltre la metà dei sindaci della stessa provincia non ha sottoscritto il documento. Ma è la storia di sempre, sono gli stessi, con a capo il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che disertano la conferenza dei sindaci sin da quando si è insediato Flavio Stasi alla presidenza nella qualità di sindaco espressione della prima città della provincia di Cosenza. Di certo, almeno sulla vicenda dei vaccini, tale comportamento poteva essere evitato.