VIDEO | I dipendenti contestano la decisione dell’azienda di ricorrere alla cassa integrazione e alle ferie forzate. Appello all’Ato
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Sit-in pacifico dei lavoratori della società Ekrò che gestisce l’impianto pubblico di stoccaggio dei rifiuti di Bucita. Questa mattina alcune maestranze si sono ritrovate davanti ai cancelli d’ingresso dell’impianto unitamente al coordinatore della Uil cittadina di Corigliano-Rossano Luciano Campilongo.
L’obiettivo è quello di scongiurare da un lato l’attuazione della cassa integrazione a partire dal prossimo primo marzo per alcuni lavoratori e dall’altra cessare il continuo ricorso alle ferie forzate. «Tutto questo avviene, commenta il coordinatore della Uil Luciano Campilongo, nonostante il problema dei conferimenti sia provvisoriamente risolto». Il sindacalista inoltre invita l’azienda a rivedere l’azione intrapresa nei confronti dei lavoratori.
L’impresa, riferiscono alcuni lavoratori, garantisce gli stipendi ma è necessario fare chiarezza circa le ragioni ritenute immotivate della decisione di ricorrere agli ammortizzatori sociali. Sullo sfondo la riduzione dei conferimenti determinata da un lato dal problema di dove allocare gli scarti, dall’altro l’annosa questione dei comuni morosi.
L’appello è rivolto non solo ai vertici aziendali, ma anche e soprattutto all’ambito territoriale ottimale perché ponga fine alla vertenza della gestione dei rifiuti in atto. Il problema è e rimane la carenza di impianti per il conferimento degli scarti. Per il rappresentante della Uil è necessario lavorare nella direzione di aprire altri impianti.