Il progetto di rigenerazione urbana che interessa tre importanti aree della città di Corigliano Rossano per un importo complessivo di 45milioni di euro produce le prime contestazioni. Fari puntati sul quartiere de “I Vasci”, dove è previsto un intervento di riqualificazione pari a 15milioni di euro.

Un progetto meritevole di attenzione ma non piace al capogruppo di In Azione Francesco Madeo il quale rileva l’inopportunità di sventrare un’area di importanza storica della nuova città. E il tutto «per consentire la realizzazione di una strada per l’attraversamento di pullman turistici». Il progetto rientra nel programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare e l’obiettivo è quello di perseguire la riqualificazione urbana, ridurre il disagio abitativo e favorire l'inclusione sociale.

Il rappresentante di Calenda ricorda come il rione de "I Vasci", «è luogo originario dell'area urbana di Corigliano (il podere di Corellio). Un "Quartiere" posto a ridosso della collina de "il Serratore" che resiste da mille anni e più ( X-XI sec.) alle incursioni devastanti del tempo e degli uomini; difatti uno scrigno prezioso di storia e d' identità Greco bizantina che muove nel processo di latinizzazione che i Normanni Roberto il Guiscardo ed il fratello, il duca Ruggero d'Altavilla,  intesero affermare opponendo un Castello all' inespugnabile capitale bizantina Roscianum».

Per il capogruppo Madeo i finanziamenti Pinqua rappresentano «un’occasione unica per il recupero dell'area più importante del Centro storico coriglianese. Certamente è da rigettare la narrazione che ha interessato in tempi recenti il nucleo de “i Vasci” , quella semplificativa di abbattere e di demolire interi fabbricati per fare strade e parcheggi».