Chiedono una passarella per garantire un facile accesso allo stabilimento balneare pubblico di Schiavonea. Quella attuale è inadatta perché distante dall’acqua. Ed è per queste ragioni che da giorni è in corso un sit-in di pretesta che continuerà ad oltranza in vari punti della città di Corigliano-Rossano: a fase alterne tra la sede di Palazzo di Città e l’area antistante il lido interessato.

A sollevare nuovamente il caso è la Rete italiana Disabili il cui coordinatore regionale Carmine Noè ha manifestato tutta la sua indignazione per il problema non risolto: «Siamo stanchi di stare a casa anche d’estate a morire di caldo. Ora basta, ci siamo fatti troppi bagni di sudore».

Franco Curia, papà di una disabile che ha vissuto una storia travagliata nel corso degli anni, sottolinea i disagi rispetto all’accessibilità in spiaggia. «Pensavo che quest’anno ci fosse un approccio diverso. Serve una passerella adeguata più larga e più vicina al mare, bagnini specializzati e servizi di supporto».

Il vicesindaco Maria Salimbeni manifesta un atteggiamento di ampia apertura al dialogo purché improntato al reciproco rispetto tra le parti e, soprattutto, nei confronti delle istituzioni: «Non è un lido per i disabili, sottolinea l’amministratrice, che se così fosse avrebbe dovuto essere dotato di altri strumenti. Il progetto che noi abbiamo finanziato è “spiagge libere per tutti”, un presidio dotato anche di personale destinato alla sicurezza in mare. Proprio nelle ultime ore un bagnante è stato tratto in salvo da uno dei bagnini impegnati in queste attività. Mi auguro che il prossimo anno riusciremo a realizzare un lido per disabili ad hoc».

Il vicesindaco, insieme ai tecnici, sta valutando se ci sono le condizioni di adattare la passerella alle richieste avanzate dalla Rete nazionale Disabili. «La migliore cosa è incontrarsi e chiarire ogni dettaglio».