VIDEO | Situazione non più tollerabile al presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio”. Il personale sanitario è sottoposto a vili attacchi e minacce. I sindacati: «Abbiamo diritto alla sicurezza»
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Aggressioni a medici e infermieri: è allarme sicurezza nel presidio spoke di Corigliano-Rossano. Immediati interventi sono stati chiesti dal segretario della Uil – Fpl -Medici – Area jonica Giuseppe Arturo Celestino che nel solidarizzare con gli operatori colpiti si rivolge agli organismi competenti per l’immediata attivazione di un posto di polizia e la realizzazione di un sistema di videosorveglianza nei punti più strategici del presidio sanitario.
«È inammissibile - spiega il sindacalista - che il personale sanitario tutto sia il sacco su cui scaricare la rabbia degli utenti per attese di ore nei pronto soccorso e nelle sale di aspetto degli ambulatori, denuncia il sindacalista, e non per colpa dei sanitari, ma solo perché i sanitari a queste latitudini stanno dedicando tutto se stessi nella loro professione, pur essendo da tempo sotto organico. Non dobbiamo però quotidianamente rischiare la vita recandoci a coprire i propri turni di lavoro».
Nel presidio “Nicola Giannettasio” di Rossano, luogo in cui si sono consumati i vili atti nei confronti dei camici bianchi è attivo il sistema di vigilanza ma, per ragioni di ristrettezze economiche, i turni coperti sono solo quelli del mattino, pomeriggio e notturno scoperti.«La nostra professione - aggiunge Celestino - è missione verso chi soffre ed ha bisogno di noi, ma noi abbiamo il sacrosanto diritto alla sicurezza nei nostri ospedali. Noi tutti siamo dediti a prestare soccorso e cure con umanità e professionalità a chi afferisce al pronto soccorso e nei nostri ambulatori e non dobbiamo sentirci insicuri, minacciati e non protetti».