VIDEO | Si chiede al sindaco Stasi di conferire sulle relazioni con il colosso industriale mentre sul futuro dell'ex palazzo di giustizia si rischiano divisioni
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Si scaldano i motori su due significative vertenze che attanagliano da lunghi anni la comunità di Corigliano Rossano: la questione Enel e la riapertura del tribunale. Due pratiche che finiranno nell’agenda dei lavori del prossimo consiglio comunale. Per rappresentante di minoranza Raffaele Vulcano il primo cittadino ha il «dovere di conferire nel civico consesso e informare sulle relazioni che l’amministrazione intrattiene con Enel sul futuro della centrale».
Complessa si presenta anche la vicenda della individuazione di una sede per l’istituzione del tribunale in riva allo jonio: «La sede come priorità deve essere Palazzo Santo Stefano, commenta Vulcano, e poi mettere a disposizione un’area che sia baricentrica tra i due ex comuni dove zonizzare un nuovo edificio». Nel frattempo, però, l’indicazione dell’ex Palazzo di giustizia potrebbe aprire crepe con il versante coriglianese, una cui parte dissente: «Santo Stefano sarebbe una soluzione momentanea, afferma Vulcano, affinché non si perda il treno della riapertura».