Realizzati nelle contrade Oliveto Longo e Petra, dove è stato costituito dagli abitanti un comitato. La richiesta al sindaco Flavio Stasi è di un intervento immediato per la delocalizzazione
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Monta la protesta a Corigliano Rossano per l’installazione di due ripetitori telefonici realizzati nell’area urbana di Rossano: è stato costituito un comitato in contrada Oliveto Longo e Petra. Domani è stato programmato un sit-in da parte dei cittadini. La questione è stata ripresa dell’ex presidente del WWF Sila Greca Fabio Menin che chiama in causa le istituzioni preposte al fine di tutelare la salute dei residenti. L’ambientalista richiama alcuni punti fondamentali espressi dall‘organizzazione mondiale della sanità che «ha classificato i campi elettromagnetici generati anche da queste antenne come cancerogeni e la legge italiana ha stabilito dei limiti di esposizione delle persone».
I riferimenti sono al rischio di patologie neoplastiche in un territorio, tra l’altro, che ha fatto registrare un incremento delle malattie tumorali del 30%. «L’amministrazione comunale di Rossano non si è dotata di un piano per collocare queste antenne in zone lontane dai centri abitati e così accetta supinamente i piani delle aziende telefoniche che si occupano di fare quattrini, non certo di tutelare la salute dei cittadini». Il comitato chiede al sindaco «un intervento immediato per delocalizzare queste strutture prendendo a cuore la salute dei cittadini per la quale il sindaco è responsabile in ultima istanza».