Convegno sul tema a Rossano, tanti i rilievi di un reato che rischia di paralizzare l’attività amministrativa
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«Discrezionalità amministrativa e nuovo abuso d’ufficio». È il tema al centro di un incontro dibattito che si è tenuto nei giorni scorsi presso la Sala Rossano di Palazzo San Bernardino, voluto dalla Fondazione Mortati, alla presenza del presidente Francesco Tocci, del Sindaco Flavio Stasi e del Presidente del COA di Castrovillari Franco Camodeca. Sono intervenuti: Antonio Pucci, avvocato penalista; Valentina Draetta, Sostituto Procuratore presso l’ufficio di Procura di Castrovillari; Letizia Benigno, Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cosenza; Nicola Candiano, avvocato amministrativista; gli avvocati penalisti Pierluigi Pugliese e Francesco Tenuta del foro di Cosenza; Raffaele Giovinazzo, Tenete Colonnello del Reparto operativo dei Carabinieri di Corigliano-Rossano; Franz Caruso, avvocato e sindaco di Cosenza. L’iniziativa trae origine dall’ultima riforma del 2020 inserita nel decreto semplificazioni che mira ad accelerare i procedimenti amministrativi in materia di spesa.
L’obiettivo del legislatore è quello di rilanciare l’economia dopo la pandemia e snellire le attività in vista del Pnrr. Spazzate via le prescrizioni previste nei regolamenti degli enti locali o i decreti ministeriali. Introdotti elementi significativi circa la necessità di eliminare i livelli di discrezionalità, condizione che abilita la giustizia amministrativa ad entrare a pieno titolo nella sfera penale con riferimento all’abuso d’ufficio.
Fari puntati anche sulle responsabilità dei pubblici funzionari che rispondono, in casi di dolo, personalmente sul piano risarcitorio. L’attenzione è stata posta su più punti di una materia che per i pubblici amministratori si rivela articolata e complessa. E che rischia di paralizzare le attività amministrative per il timore di cadere nelle maglie della giustizia. Sottolineata l’importanza di trovare il giusto punto di equilibrio tra l’esigenza di legalità e l’autonomia del pubblico ufficiale.
Troppi i varchi interpretativi lasciati aperti dalla norma che rischia di produrre ampi margini di discrezionalità. Una materia estremamente attuale che la fondazione Mortati ha voluto affrontare proprio perché consapevole della necessità di dover mettere mano a una riforma più efficare, così come ha sottolineato il presidente della Fondazione Mortati Francesco Tocci che ha inteso organizzare il convegno al fine di aprire una discussione sul tema: « È una norma da rivedere, afferma il presidente Tocci, Abbiamo voluto lanciare un messaggio agli operatori di giustizia affinché ci si confronti su una questione che riguarda i pubblici amministratori molti dei quali si pongono con estrema prudenza per evidenti timori». Analizzate tutte le sfumature che toccano i pubblici amministratori avvitati attorno a una sorta di burocrazia difensiva che continua a condizionare politici e funzionari.