È caos organizzativo alla Fiera di Schiavonea. Un evento, storicizzato che, nei due giorni di novembre (1-2), ha fatto registrare circa 20mila presenze con punte massime in passato che ruotavano anche attorno ai 40mila visitatori. Circa 650 gli espositori negli anni trascorsi, numero sceso a 350. Tiene banco, tuttavia, una polemica sottotraccia tra gli ambulanti e la pubblica amministrazione circa il nuovo criterio di assegnazione dei posteggi i cui spazi hanno un costo di 80 euro. Il disordine di questi giorni avrebbe persino prodotto un’evasione del 30% che sarà difficile recuperare. E adesso c’è chi chiede lumi, in particolare il Presidente provinciale Ana-Ugl Calabria Mario Pino Antonio Ferraro e l’Associazione Nazionale Ambulanti i quali con una nota si sono rivolti al sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi e ai responsabili degli uffici.

Nel documento si fa riferimento a un primo incontro in cui si è discusso della buona riuscita dell’evento fieristico prendendo anche atto dell’elenco definitivo dell’assegnazione dei posteggi. Ma, a seguire, qualcosa non è andato per il verso giusto. Ugl e l’Associazione Ambulanti vengono a conoscenza «che sono state apportate ulteriori modifiche (l’idea è quella di procedere all’assegnazione dei posti per tipologia merceologica e non per anzianità) che hanno comportato lo sconvolgimento delle stesse assegnazioni per alcuni operatori economici storici della Fiera in seguito ad un incontro tenuto in uno studio privato (addetto al piano di Sicurezza)». Il quesito posto da chi contesta è anche capire quale sia stato il criterio alla fine utilizzato.

Il misterioso incontro in uno studio privato

Molti commercianti, provenienti anche da Puglia e Basilicata, non hanno inteso partecipare, altri sono andati via in largo anticipo. E qualche malcapitato ha dovuto fare i conti al mattino con il maltempo che ha prodotto un allagamento causato dalla pioggia. Disagio rientrato in poche ore. L’Ugl lamenta l’esclusione dall’ultimo misterioso incontro in cui sono state apportate le modifiche dell’unica Associazione Nazionale ambulanti ANA-UGL.  Si stigmatizza l’utilizzo improprio di uno studio privato per tenere riunioni e, soprattutto, l’organismo di rappresentanza chiede se l’incontro sia «da considerare una riunione ufficiale» o informale.

«Ci preme sapere, conclude la nota, come si sia proceduto dal momento che alcuni commercianti storici che occupavano posti centrali della Fiera, sono stati spostati ai posti marginali della stessa, non tenendo conto, pertanto, del fatto che si trattasse di ambulanti che frequentano l’evento da decenni e che hanno sempre occupato gli stessi posteggi. Il presidente della Proloco nonché responsabile della sicurezza Federico Smurra parla di cambiamenti voluti dall’Amministrazione comunale in carica che richiedono dei fisiologici tempi di metabolizzazione. «Ci sono stati problemi anche sulla modulistica. In molti hanno sbagliato le domande e ciò ha determinato ulteriori disagi amministrativi».