Corigliano Rossano è al centro di una vasta operazione delle forze dell'ordine, volta a contrastare l’immigrazione clandestina e le occupazioni abusive di immobili. Sotto il coordinamento del tenente colonnello Marco Filippi, l’intervento ha visto una presenza massiccia di Carabinieri del Reparto Territoriale, impegnati in un monitoraggio capillare delle zone più critiche della città, tra cui contrada Boscarello, dove una palazzina precedentemente sgomberata nel 2021 è stata recentemente rioccupata da migranti.
I residenti, preoccupati per il crescente clima di degrado e insicurezza, hanno denunciato episodi di schiamazzi, urla e atti di violenza che si sono verificati nella zona, spingendo le autorità a intervenire per riportare l’ordine.

L’operazione in corso è la risposta a un numero sempre maggiore di segnalazioni, che nelle ultime settimane hanno descritto una situazione di criticità nei quartieri della città maggiormente esposti al fenomeno dell’immigrazione irregolare e delle occupazioni illegali.
L’obiettivo principale delle forze dell’ordine è duplice: fermare l’aumento delle occupazioni e ristabilire la sicurezza per i cittadini, riducendo al contempo il rischio di situazioni di conflitto sociale.

Corigliano Rossano, per la sua posizione geografica e la vicinanza al mare, è diventata nel tempo un punto strategico per i migranti provenienti da diverse aree di conflitto e povertà. Nella Sibaritide aumenta il flusso delle presenze nei periodi di raccolta nella campagna agrumaria, in particolare nei periodi di ottobre-novembre-dicembre. Molti arrivano con l’intenzione di trovare una vita migliore, ma l’integrazione si scontra con una realtà complessa, fatta di poche opportunità lavorative e di scarso supporto sociale. Questo ha generato un contesto in cui l’immigrazione irregolare si sovrappone a gravi problemi abitativi e di ordine pubblico.
Zone come Contrada Boscarello, particolarmente soggette alle occupazioni abusive, sono diventate aree di degrado che, oltre a rappresentare un rischio per la sicurezza, mettono in evidenza la fragilità delle politiche di accoglienza e di integrazione.
Il blitz, pur essendo finalizzato al ripristino dell’ordine pubblico, è anche il primo passo di una strategia più ampia che prevede la presenza costante delle forze dell’ordine nelle aree più problematiche della città.