Antonio Baldassarre a Corigliano Rossano: «Esiste in tutti i Paesi democratici e non credo che in quei casi l’accusa dipenda dalla politica»
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A margine di un incontro che ha avuto luogo nei giorni scorsi a Corigliano Rossano, Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte costituzionale, ha rilasciato un’importante dichiarazione sulla situazione attuale della magistratura in Italia, sollevando il tema della separazione delle carriere, dell’ingerenza politica e dell’autonomia dei poteri. Baldassarre ha criticato l’attuale modello, sottolineando che la separazione dei poteri in Italia non funziona come dovrebbe, e ha invitato a uno sforzo collettivo per restituire alla magistratura l’autonomia che le spetta secondo la Costituzione.
«Ogni potere è autonomo, ma deve inserirsi in un sistema che funzioni nel rispetto dell’equilibrio complessivo», ha affermato, indicando che una riforma in tal senso è necessaria per il corretto funzionamento delle istituzioni. In particolare, Baldassarre si è pronunciato favorevolmente sulla separazione delle carriere, un principio che considera fondamentale per il corretto funzionamento del sistema giuridico e per il rafforzamento della democrazia. «In tutti gli Stati democratici esiste la separazione tra accusa e giudizio», ha spiegato, aggiungendo che «non credo che l’accusa dipenda dalla politica».
Separazione netta
Secondo il presidente emerito della Corte Costituzionale, l’attuale configurazione in cui la magistratura unisce in sé le funzioni di giudicante e accusatore rappresenta una «abnormità» dal punto di vista dei principi democratici. Baldassarre ha inoltre ribadito l’importanza del rispetto delle sentenze definitive, ma ha sollecitato una riflessione sul ruolo che la Costituzione può ancora svolgere in un momento in cui la società sembra essere sempre più permeata da disvalori. «La Costituzione è una bussola», ha dichiarato, «è il riferimento che ci permette di orientare le scelte e le azioni in modo che siano coerenti con i principi democratici e di giustizia». Sui valori e sull’impatto delle istituzioni sulla società, l’ex presidente della Corte Costituzionale ha sottolineato che «sono le persone che fanno le istituzioni, non le istituzioni che fanno le persone». Una magistratura più autonoma e separata avrebbe, secondo Baldassarre, effetti positivi anche sulla qualità delle istituzioni e sulla fiducia dei cittadini. L’intervento di Baldassarre ha fatto riflettere sulla necessità di un ritorno ai principi costituzionali, con una magistratura che possa davvero operare senza interferenze politiche e con una chiara distinzione tra le funzioni di accusa e di giudizio. Un tema che, come emerso dall'incontro, resta centrale nel dibattito pubblico sulla giustizia e sullo stato della politica italiana.