Il responsabile del servizio Igiene e Prevenzione Martino Rizzo polemizza: «Mancano ancora i test effettuati lunedì e martedì, oltre quelli di venerdì»
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L’Asp di Cosenza ha diffuso i dati dei nuovi positivi nel territorio di Corigliano Rossano. In tutto, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 9 casi, 19 in totale.
Il dottor Martino Rizzo, responsabile del servizio Igiene e Prevenzione, piuttosto critico in ordine ai ritardi con cui giungono gli esiti dei tamponi nel comunicare 9 casi in riva allo jonio di ieri (Corigliano-Rossano 4, Vaccarizzo 2, Albidona 1, Cariati 1, Paludi 1) sottolinea alcuni aspetti in relazione ai tamponi.
«I risultati non sono arrivati tutti – sottolinea Rizzo - e mancano una parte di quelli effettuati lunedì e martedì, oltre agli ultimi di venerdì. Alcune situazioni potrebbero emergere in maniera eclatante, legate a rientri o a festeggiamenti vari. I casi di Rossano sono tre, uno dei quali non è stato ancora tracciato, mentre l'area di Corigliano annota un nuovo caso, che sembrerebbe collegato al focolaio di Vaccarizzo, dove i due nuovi casi si aggiungono al precedente».
«I casi di Paludi e Albidona – aggiunge - sono collegati con quelli già accertati nei due centri ionici. Per quanto riguarda Cariati, si tratta di un contatto con un positivo di Rossano, e risulta già in isolamento da tempo. Tranne che per un nuovo caso, quindi, la situazione sembra essere ancora sotto controllo».
«Uno dei positivi era risultato in precedenza negativo. Questo conferma quanto ho più volte ripetuto: è inutile fare il tampone nell'immediatezza del contatto, ma bisogna aspettare un congruo periodo di incubazione. Ed anche per limitare lo spreco di tamponi ed i ritardi del laboratorio, in Direzione si è stabilito che il test venga eseguito dopo un periodo di isolamento di 10 giorni dall'ultimo contatto con un positivo, e non prima».