La Diocesi di Locri é stata presente a Firenze al quinto Convegno ecclesiale con una propria delegazione. Grande assente il vescovo di Locri, mons. Francesco Oliva. "Non posso allontanarmi in questo delicato momento dal mio popolo - ha scritto il presule al presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco - dovendo ancora visitare diverse famiglie che hanno perso la loro casa. Purtroppo, le conseguenze della recente alluvione sono state più gravi di quanto s'immaginava e di quanto è stato scritto sulla stampa. Per fortuna non vi sono state vittime, ma i danni alle persone e alle cose sono ingenti. Più di venti famiglie hanno perso la loro abitazione e sono state evacuate: alcune ospitate da parenti, altre in albergo. Anche una Chiesa è stata gravemente danneggiata. I prossimi giorni saranno per me importanti, per manifestare la vicinanza della Chiesa a queste famiglie. Ad oggi non sono ancora riuscito a visitare tutti i paesi colpiti. Non è facile muoversi in questo momento: molte strade sono interrotte e, nonostante l'impegno delle autorità locali, i collegamenti avvengono con difficoltà e solo in parte sono stati ripristinati".

 

"Monsignor Oliva, già nell'immediatezza dell'alluvione - é detto in un comunicato della Diocesi - si era recato a visitare i centri maggiormente danneggiati. Le sue visite sono proseguite per dimostrare vicinanza alla gente, ma anche per vedere di persona gli effetti dell'alluvione e sollecitare le autorità preposte ai necessari interventi. Oltre a numerosi sindaci ed amministratori, monsignor Oliva ha incontrato il presidente della Regione, Mario Oliverio; i responsabili regionali della Protezione civile ed i rappresentanti degli enti locali. In questi giorni, inoltre, il vescovo di Locri sta continuando il suo giro di visite nei centri della Diocesi. Due giorni fa è stato a Bruzzano Zeffirio e a Ferruzzano, dove si è compiaciuto per la celerità con cui è stata ripristinata la linea ferroviaria, e ieri è andato a Grotteria, a Stilo, Bivongi e Pazzano. Oggi il presule ha raggiunto le comunità di Sant'Agata del Bianco, Caraffa del Bianco e Casignana, raggiungibili solo con percorsi alternativi visto che la strada provinciale che li collega alla marina è tuttora interrotta. Domani il vescovo intende dirigersi alla volta del Santuario di Polsi le cui vie di accesso, già accidentate, sono quasi tutte impercorribili. Nella lettera al cardinale Bagnasco, monsignor Oliva ha sottolineato che "le acque dei giorni passati e le fiumare straripanti hanno ribadito quanto questa terra soffra le conseguenze della sua povertà e fragilità idrogeologica".