Cinque gli ispettori inviati dal Ministero dell’Interno e impegnati nell’acquisizione di documenti in diversi uffici e nell’esame di alcune pratiche
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Ispezione ministeriale alla Prefettura di Vibo Valentia retta dal prefetto, Roberta Lulli, per la quale il 23 febbraio scorso il Consiglio dei ministri ha disposto (nell’ambito di diversi spostamenti di prefetti in tutta Italia) la destinazione a Roma quale direttore Centrale per l’amministrazione generale presso il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. Gli ispettori, ben cinque, sono stati in particolare inviati dall’Ispettorato generale di amministrazione del Viminale che svolge funzioni e compiti in materia di controlli, ispezioni e inchieste amministrative su incarico del ministro dell’Interno.
I cinque ispettori hanno varcato l’ingresso del palazzo della Prefettura di Vibo Valentia ieri mattina per recarsi in diversi uffici dell’Ufficio territoriale di Governo e sono ancora oggi al lavoro nell’ispezionare e acquisire diversa documentazione. Sull’ispezione vige il massimo riserbo, ma da quanto siamo riusciti ad apprendere, sotto la “lente d’ingradimento” degli ispettori del Viminale vi sarebbe il lavoro di diversi uffici della Prefettura di Vibo che si occupano in particolare del contenzioso antimafia, delle interdittive e – non viene escluso – anche del controllo sugli enti locali e il pericolo di infiltrazioni mafiose negli stessi.
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