Nell’ambito dei servizi mirati alla salvaguardia del rispetto delle legislazioni in materia di ambiente, lavoro, preservazione della sicurezza alimentare, tutela delle aree costiere demaniali e della pulizia delle acque marine prospicenti i litorali, i carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, nelle articolazioni di riferimento territoriale sulle fasce costiere ionica e tirrenica (Compagnie CC di Paola, Scalea, Cassano all’Ionio e Reparto Territoriale di Corigliano-Rossano, in collaborazione interistituzionale con la Capitaneria di Porto di Corigliano (CS), con gli Uffici Circondariali Marittimi di Cetraro (CS) e Maratea (PZ) e con il supporto dei militari del Nucleo Ispettorato Lavoro di Cosenza, del Nucleo Antisofisticazioni di Cosenza, del reparto Tutela Agroalimentare di Messina e dei Carabinieri Forestali del Gruppo di Cosenza, hanno dato profondità e continuità all’operazione “WAVE”, attività di controllo del territorio fortemente voluta dal Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale di Divisione Pietro Francesco Salsano, del Direttore della Direzione Marittima di Reggio Calabria, Capitano di Vascello Giuseppe Sciarrone e dal Comandante della Regione Carabinieri Forestale, Colonnello Giovanni Misceo.

I controlli

Nell’arco temporale compreso tra la fine di giugno e la data odierna sono stati sottoposti a controlli 32 tra stabilimenti balneari e strutture turistiche ricadenti nelle località di Belvedere Marittimo, Diamante, Santa Maria del Cedro, Scalea, Guardia Piemontese, Tortora, Corigliano-Rossano, Cetraro, Praia a Mare, Sangineto, Cariati, San Nicola Arcella, Grisolia, Amantea, attive a vario titolo, nei settori della balneazione, della ristorazione e del nolo di imbarcazioni da diporto.

Le violazioni

Nel dettaglio, a carico dei titolari delle citate strutture, sono state contestate, in generale, violazioni in materia di abusivismo edilizio, arbitraria ed abusiva occupazione di area demaniale marittima per circa 1900 mq, violazioni normative relative al rispetto del vincolo paesaggistico ed al titolo concessorio, violazioni ai criteri di disciplina degli scarichi, difformità strutturali esterne rispetto alle concessioni, impiego di lavoratori irregolari e/o privi di permesso di soggiorno, carenze igienico sanitarie strutturali e dell’Haccp, mancata indicazione di allergeni, evocazione di nomi di prodotti alimentari di origine controllata, frode aggravata nell’esercizio del commercio, illeciti amministrativi in materia di pesca ed acquacultura, mancata elaborazione del documento sulla valutazione dei rischi, violazioni nella pulizia dei locali, violazioni alla corretta custodia, conservazione e tracciabilità di bevande ed alimenti, violazioni alle disposizioni sull’organizzazione del servizio di salvataggio a mare e/o sulla presenza della postazione di primo soccorso.

Le sanzioni

All’esito dei controlli, 13 persone sono state denunciate in stato di libertà, due strutture sono state sottoposte a sequestro penale ed altre otto attività commerciali sono state sospese previe accertate violazioni in materia di concessioni demaniali e per l’impiego complessivo di 10 lavoratori irregolari. Sono stati inoltre sottoposti a chiusura 4 depositi di derrate alimentari, 7 strutture adibite a chiosco/cabine bagno/spogliatoi/docce e una cucina. Infine sono stati sequestrati amministrativamente 286 kg. circa di prodotti ittici di vario tipo non tracciabili, ed elevato sanzioni ammnistrative e penali per un totale complessivo di 194mila euro.