Da questo momento inizierò lo sciopero della fame e lo sciopero della parola. Non mangerò e non parlerò con nessuno fino a quando: 1) la Regione stanzierà  € 4.500.000,00 occorrenti per riassumere gli operai stagionali sulla rete di colo in tutti gli 11 Consorzi di Bonifica; 2) il Ministero delle Infrastrutture inserirà nel suo programma la ripresa dei lavori della Diga sul Melito. Chiedo con forza che il Presidente Oliverio ed il Ministro Del Rio, per una volta, vengano al Consorzio  (dopo tanti anni di battaglie, una loro visita crediamo di meritarla) portando una formale delibera che preveda lo stanziamento dei fondi per gli operai stagionali, e l'atto formale che consentirà la ripresa dei lavori della Diga sul Melito. Fino a quando ciò non accadrà, mi nutrirò solo di acqua, caffè, "sigarette"; non parlerò più con nessuno, e soprattutto non assumerò più le tantissime medicine (8 al mattino, 4 al pomeriggio, 10 la sera) che ho dovuto prendere ogni santo giorno da quando sono stato operato al cuore, sei anno e mezzo fa,  il 18 gennaio 2011. E' un ricatto? Assolutamente no. E' unicamente la strenua difesa di ciò che consideriamo diritti”.

Grazioso Manno