Una villa a due piani, di 248 metri quadri ciascuno, con 90 metri di terrazzo e un ampio giardino, sottratta alle disponibilità del presunto boss della 'ndrangheta Pasquale Molluso. Lo stabile, che si trova in via Ripamonti a Milano, dovrebbe presto diventare un cerntro di recupero per donne vittime di violenza. 

 

Il Comune della città meneghina ha infatti avanzato una manifestazione di interesse per il trasferimento a titolo gratuito dell’immobile, che risulta gestito dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

 

Molluso era proprietario di Casa Chiaravalle, il bene confiscato più grande della regione Lombardia trasformato in condominio per donne vittime di violenza e abusi, era da quasi 20 anni sede del club “Bizarre”, sgomberato lo scorso maggio.

 

L’obiettivo del Comune è usarla già il prossimo inverno per ospitare temporaneamente chi si trova in una situazione di emergenza casa per poi metterlo a bando per realizzare progetti sociali, seguendo una prassi ormai consolidata utilizzata per la maggior parte dei 187 beni confiscati in suo possesso, che presto diventeranno più di 200.