«In riferimento alla bufera che si abbattuta sull’Università degli studi Mediterranea negli ultimi giorni, Confindustria Reggio Calabria, senza entrare nel merito dei fatti, certa del lavoro che svolgerà in maniera egregia la magistratura, nella quale ripone totale fiducia, non può non dichiarare una profonda preoccupazione per quanto accaduto».

È quanto dichiarato in un comunicato da Confindustria Reggio Calabria in merito all’inchiesta Magnifica, coordinata dalla procura dello stretto, che ha travolto i vertici dell’Ateneo e di alcuni dipartimenti.

«Una storia che ha colpito il cuore della città – scrive l’associazione degli industriali reggini - l’Università, fiore all’occhiello del nostro territorio, e crogiuolo della classe dirigente del futuro, che balzata così agli onori delle cronache nazionali, porterà con sé un notevole danno d’immagine alla città di Reggio Calabria ed ai tanti professionisti, formatisi alla Mediterranea, apprezzati in tutto il mondo».

«La speranza di Confindustria, è che velocemente venga fatta luce su ciò che è successo, nella piena consapevolezza che, comunque andrà, la città ne uscirà con le ossa rotte. Altresì, preoccupante è, inoltre, l’assordante silenzio che aleggia intorno a questa storia, segno che probabilmente non si sia ben capita l’entità e la gravità del fatto».

«Ribadiamo – commenta il presidente Vecchio – noi continuiamo ad essere strenuamente garantisti, ma siamo anche preoccupati per le sorti dell’Ateneo e della nostra città».