Un gruppo di partecipanti al concorso per operatori sociosanitari e infermieri ha scritto una lettera in risposta a quella divulgata dai candidati ammessi
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Riportiamo di seguito la lettera redatta da un gruppo di infermieri e operatori sociosanitari esclusi dai due concorsi banditi ed espletati dall'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro:
"Egregio direttore, siamo un nutrito gruppo di operatori sociosanitari e infermieri esclusi dal concorso. Un concorso che molti di noi aspettiamo da anni. Finalmente è arrivato, finalmente si apre uno spiraglio di luce per tutti noi. Anche noi abbiamo studiato, abbiamo trascurato famiglie, sacrificato ferie. Ci siamo alzate presto e coricate tardi, abbiamo frequentato corsi di aggiornamento, preso attestati, lavorato in cliniche private e ospedali (facendo volontariato), investito soldi per accedere al concorso e per comprare libri. Tutto questo per arrivare preparati al fatidico giorno delle preselezioni. Bene, arriva il giorno tanto atteso, l'ansia sale. Una folla di persone si muove verso un futuro migliore per se stesso e per dare un futuro sereno alla propria famiglia.
Già dal primo giorno iniziano a girare i primi quiz sui telefonini, gli aiuti da chi è fuori (aiutati tramite auricolare). Alcune hanno assistito a rabbia verbale di infermieri arrabbiati dallo schifo a cui avevano assistito. Miracolosomente adesso nessuno ha visto niente, nessuno ha sentito niente. Noi non ci sentiamo superiori a nessuno e nè tanto meno siamo "cattivi", come siamo stati definiti. Vogliamo solo chiarezza, chiediamo solo risposte vere alle nostre domande. Chiediamo di poter competere anche noi per il nostro posto di lavoro. Dateci un'opportunità, non è giusto che tantissime persone paghino per le furberie di pochi".
Aspiranti infermieri e operatori sociosanitari
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