Un «gravissimo atto intimidatorio». Il presidente della Regione Roberto Occhiuto è tra i primi a esprimere «vicinanza e solidarietà» a Emanuele Ionà, vicesegretario regionale di Forza Italia e titolare della concessionaria di automobili Calabria Motori, andata a fuoco nella notte a Villa San Giovanni, a quanto pare per un atto doloso.

«L’ennesimo gesto vigliacco subito da questo bravo e coraggioso imprenditore che non si è mai tirato indietro di fronte agli atteggiamenti criminali, denunciando sempre simili azioni così deplorevoli», continua Occhiuto.

«Azioni – conclude – che fanno indignare tutta la Calabria perbene, la stragrande maggioranza della nostra regione».

Cannizzaro: «Un gesto che ci riporta indietro di decenni»

«Apprendiamo con sgomento dell'atto intimidatorio di chiaro stampo mafioso che nella notte ha colpito la famiglia Ionà, la cui concessionaria di automobili è stata data alle fiamme da ignoti. Un danno economico notevole, ma soprattutto un gesto di una vigliaccheria unica, che ci riporta indietro di decenni». È quanto scrive il segretario regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro.

«Le dinamiche dell'azione intimidatoria, infatti, portano a pensare che dietro ci sia una matrice più alta del raptus di follia di un esaltato, qualcosa da ricercare probabilmente in mentalità e dinamiche criminali più organizzate, e che vanno quindi combattute in maniera ancora più profonda e tenace. Ma a prescindere da chi e perché, non è pensabile che ancora oggi accadano cose del genere», continua.

«Calabria Motori, Emanuele Ionà e tutta la sua famiglia, in cui includiamo tutti i numerosi collaboratori, fanno parte di quella Calabria sana che va difesa a tutti i costi. Persone perbene, imprenditori notoriamente sani e seri, gli Ionà rappresentano una realtà che dà posti di lavoro e lustro al territorio. Forza Italia tutta, con in testa il segretario regionale del partito, Francesco Cannizzaro, si stringe attorno ad Emanuele e tutta la grande famiglia Ionà, non solo in virtù del ruolo svolto dall'imprenditore all'interno del partito, ma soprattutto per le qualità umane e gestionali che lo contraddistinguono. Avanti, senza paura e, come sempre, a testa alta», conclude la nota.

Princi: «Gesto non degno di una società civile»

«Ho appreso con profondo dispiacere dell’atto intimidatorio che nella notte ha colpito la famiglia Ionà, a cui è stata data alle fiamme la concessionaria di automobili di Campo Calabro. Un gesto grave che non è degno di una società civile e moderna». Lo afferma in una nota Giusi Princi, eurodeputata FI-PPE, esprimendo «vicinanza e solidarietà a Emanuele Ionà, alla sua famiglia e a tutti coloro che lavorano nella loro azienda».

«Sono certa – prosegue - che questo vile atto non scalfirà la determinazione e l’impegno della famiglia Ionà nel rivendicare legalità e trasparenza. Questo grave gesto – conclude – deve trovare una ferma condanna e una risposta indignata da parte di tutta la società civile».

Ferro: «Ferma condanna»

«Esprimo la mia più ferma condanna per il nuovo gravissimo atto intimidatorio compiuto ai danni dell’imprenditore Emanuele Ionà, vicesegretario regionale di Forza Italia. A lui, ai suoi familiari e ai suoi collaboratori vanno tutta la mia vicinanza e solidarietà. L’incendio che questa volta ha colpito la concessionaria di automobili a Campo Calabro è un gesto vigliacco e inaccettabile, che colpisce un’azienda che in un contesto difficile crea economia e dà lavoro a tante famiglie. Certo questi delinquenti non riusciranno nell’intento di far piegare alle logiche criminali Emanuele Ionà, che ha sempre dimostrato grande determinazione reagendo con fiducia nelle istituzioni e denunciando ogni tentativo di sopraffazione. Auspico che gli inquirenti facciano al più presto piena luce su quanto accaduto, assicurando alla giustizia i responsabili». È quanto afferma Wanda Ferro (Fdi), sottosegretario all’Interno.

Daffinà: «Un triste risveglio»

«È un triste risveglio per la Calabria e per tutti noi, quello di stamane, non soltanto per la concessionaria Calabria Motori e per il titolare, il carissimo amico e valido dirigente di partito Emanuele Ionà, vicesegretario regionale di Forza Italia, al quale esprimo la mia vicinanza ed il personale rammarico per una vicenda che, purtroppo, ci costringe ancora una volta a riflettere, rispetto al tentativo di riportare indietro nel tempo la nostra bellissima terra». Così l’esponente vibonese di Fi, Tonino Daffinà, esprime il proprio sconcerto, dopo aver appreso la notizia dell’incendio.

«Il vile atto contro un imprenditore serio e preparato, prima ancora che un politico di livello, apprezzato ben oltre i confini regionali – prosegue Daffinà – non ci toglie tuttavia la fiducia di continuare a perseguire il sogno di una Calabria diversa che, per alcuni aspetti, abbiamo imparato ad apprezzare negli ultimi anni, grazie alla sapiente guida del presidente Roberto Occhiuto».

«Certo, provare a mettere a serio rischio un’attività commerciale venuta alla luce non da molto, nel momento in cui gli inquirenti capiranno le cause dell’accaduto e saranno in grado di ricostruirne la matrice, significherebbe, qualora dietro ci fosse il racket, provare a far desistere chi ancora crede nella propria terra, evitando di migrare altrove, anche al costo di pagare un prezzo alto», aggiunge Daffinà.

«Siamo consapevoli, però, che Emanuele Ionà e la sua famiglia, così pesantemente feriti, sapranno continuare a combattere per quel cambiamento che necessita di tempi lunghi ma nel quale bisogna credere. Occorre, d’altronde, proseguire senza tentennamenti sulla strada della legalità, con piena fiducia nelle istituzioni, nella consapevolezza che piegarsi alle minacce – conclude Daffinà – significherebbe rinunciare alla libertà di fare impresa, facendo prevalere logiche che, purtroppo, ci riportano a un tempo rassegnato per tutti noi».

La tazzina della legalità: «I dazi agli imprenditori li mette la ‘ndrangheta»

«I “dazi” degli imprenditori calabresi li mette la 'ndrangheta. Anche stamattina, scorrendo le notizie sui social, apprendo dell'ennesimo attentato: a farne le spese è stato Emanuele Ionà titolare di una concessionaria a Villa San Giovanni». È quanto si legge nel messaggio di vicinanza dell’associazione La tazzina della legalità.

«Qui in Calabria il Padre Nostro sembra ormai recitare: “Dacci oggi il nostro attentato quotidiano”. Basta. Non se ne può più. È diventato intollerabile assistere a questa scia di violenza e intimidazione mentre la politica continua a sfilare sui palchi delle cerimonie con quella boria pomposa che ormai non convince più nessuno», prosegue la nota.

«Alla presidente Giorgia Meloni chiediamo provvedimenti seri, urgenti e concreti: la Calabria è una polveriera, e se non si interviene ora, sarà troppo tardi – è l’appello lanciato –. All’imprenditore Emanuele Ionà va tutta la nostra solidarietà personale e dell’associazione La tazzina della legalità. Ci auguriamo che almeno il fondo antiracket intervenga con la massima celerità per restituire dignità a chi ha subito un attacco vile e mafioso».

«Contatteremo nelle prossime ore la sindaca Giusy Caminiti per valutare insieme quali azioni concrete e di stimolo intraprendere. Passate le prime 48 ore – quelle dei post e degli articoli di circostanza – noi non vogliamo lasciar cadere il silenzio», conclude l’associazione.

L’abbraccio di Lamezia

«Esprimo, a nome dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme, la più sentita e profonda vicinanza alla famiglia Ionà, colpita da un gesto vile e inaccettabile che offende non solo chi lo subisce ma l’intera comunità calabrese. In particolare, desidero esprimere piena solidarietà a Emanuele e Vivienne Ionà, imprenditori seri e stimati, punti di riferimento nel tessuto economico e sociale della nostra città, esempio autentico di quella Calabria operosa e silenziosa che lavora ogni giorno per costruire sviluppo, dignità e futuro, imprenditori che hanno sempre saputo coniugare il rigore della professionalità con la sensibilità umana, il successo aziendale con l’impegno civile, il lavoro con l’attenzione al prossimo.

Il gesto ignobile non può e non deve passare sotto silenzio; lo condanniamo con fermezza, perché è un attacco alla libertà, al lavoro onesto, al coraggio di chi sceglie ogni giorno di rimanere e investire nella propria terra, nonostante le notorie difficoltà. Abbiamo piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, certi che faranno piena luce su quanto accaduto. Sappiamo che ogni giorno, con dedizione e coraggio, uomini e donne dello Stato lavorano per garantire sicurezza, giustizia e legalità, e a loro va il nostro ringraziamento e il nostro sostegno.

La Calabria che vogliamo – e che ogni giorno tanti imprenditori come Emanuele e Vivienne Ionà rappresentano – è quella fatta di laboriosità, legalità, spirito di sacrificio e amore per il territorio. Alla famiglia Iona’ esprimiamo non solo la nostra solidarietà, ma anche la certezza che la parte migliore di questa terra saprà reagire unita, difendendo i valori della convivenza civile, della libertà economica e del rispetto reciproco. La città di Lamezia Terme si stringe intorno con affetto e con forza a chi subisce soprusi e violenze. Nessuno è solo davanti alla prepotenza: la comunità onesta è al vostro fianco». Così il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro.

Gianturco: «Si faccia piena luce»

«Esprimo la mia più sincera solidarietà all’imprenditore lametino Emanuele Ionà, alla sua famiglia, alla società e a tutti i dipendenti per il grave incendio che ha colpito la concessionaria a Campo Calabro.
In momenti così difficili, è fondamentale che la comunità si stringa attorno a chi subisce simili atti, condannando con forza ogni gesto che danneggia il tessuto sano e produttivo del nostro territorio.
Auspico che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto e che Emanuele, insieme alla sua squadra, possa riprendere al più presto l’attività con la determinazione e la passione che lo contraddistinguono». Così il consigliere comunale di Lamezia Terme, Mimmo Gianturco.

Mangialavori: «Episodio gravissimo»

«Esprimo la mia solidarietà all’amico Emanuele Ionà, vittima di un gravissimo episodio intimidatorio che merita severa condanna. L’incendio della sede aziendale di Villa San Giovanni è un durissimo colpo non solo e non tanto sul piano economico, ma su quello morale: l’impegno, il lavoro, i sacrifici di un imprenditore mandati in fumo da mani criminali. Invito Emanuele a non arrendersi e a guardare avanti, sapendo che attorno a sé ha tantissime persone che ne apprezzano le doti umane, con l’auspicio che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili ed assicurarli alla giustizia». Lo afferma in una nota il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori.

Murone: «Lo Stato c’è»

Piena e convinta solidarietà all’imprenditore lametino Emanuele Ionà da parte del professor Mario Murone, candidato sindaco a Lamezia Terme per la coalizione di centrodestra. «No, la Calabria non è questa e non può essere questa. «Non disponiamo ancora – ha dichiarato Murone - del risultato delle indagini avviate dalle Forze dell’ordine sul grave incendio che ha colpito la concessionaria automobilistica del Gruppo Ionà a Campo Calabro, a pochi chilometri dal capoluogo reggino. Si teme un attentato intimidatorio, e quindi di matrice dolosa. Certo è che i danni causati dall’incendio sono ingenti, essendo stati letteralmente distrutti sia ampia parte dell’immobile e degli arredi, sia diverse automobili esposte. Se ci trovassimo di fronte a un gesto criminale, o addirittura riconducibile a mandanti mafiosi, ai sentimenti di solidarietà si unirebbe un fortissimo grido d’allarme. La Calabria non potrebbe continuare a tollerare azioni di questa natura che colpiscono in modo traumatico e spesso mortale la vita economica e imprenditoriale della regione».

Il professor Murone si rivolge, pertanto, all’opinione pubblica e alle Autorità competenti: «Sono certo che Magistratura e Forze dell’ordine, che godono della nostra più larga stima, sapranno al più presto individuare e colpire con le armi della legalità gli eventuali autori di un gesto tanto drammatico e scoraggiante. Lo Stato c’è e lo ha dimostrato più volte. All’opinione pubblica calabrese dico di fare quadrato attorno alle forze sane, che sono maggioritarie, per evitare che imprenditori e soggetti esposti possano avvertire fenomeni, anche involontari, di isolamento».

Vigor Lamezia: «A testa alta»

«La Vigor Lamezia è vicina ad Emanuele e a tutti i componenti della famiglia Ionà. A loro va la nostra solidarietà, il nostro incoraggiamento. Siamo certi che il vile gesto non impedirà loro di continuare a testa alta il proprio lavoro con la determinazione e l’onestà di sempre. Siano altresì sicuri che loro, che sono partiti dalla nostra Lamezia, continueranno a esportare in tutta la regione quei sani valori li hanno sempre contraddistinti».

Varì: «La violenza non prevarrà sullo Stato»

«Esprimo piena solidarietà e vicinanza ad Emanuele Ionà per il grave atto intimidatorio subito, che va condannato con fermezza», dichiara l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Calabria, Rosario Varì.

«Sono certo che Emanuele, ottimo imprenditore, continuerà ad operare e fare impresa sul territorio calabrese senza lasciarsi intimorire: la violenza e l’arroganza di pochi non prevarrà sulla primazia dello Stato, della legalità, sulla voglia di crescita degli imprenditori e della stragrande maggioranza dei cittadini calabresi. Auspico – conclude – che chi ha compiuto questo vile gesto venga individuato e punito al più presto».

Tavernise: «Un atto che colpisce l’intera Calabria»

«Un atto gravissimo che colpisce non solo l’imprenditore Emanuele Ionà, ma l’intera comunità calabrese che ogni giorno prova a costruire, con fatica e coraggio, un futuro migliore. A lui, alla sua famiglia e a tutti i lavoratori coinvolti va la mia più profonda solidarietà». Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise.

«Dai primi accertamenti pare si tratti di un incendio doloso, con danni ingenti alla struttura e alle autovetture in esposizione. È inquietante pensare che si possa trattare di un gesto intimidatorio a sfondo mafioso – continua –. In tal caso, sarebbe l’ennesimo segnale di una criminalità che tenta ancora di soffocare lo sviluppo economico della Calabria».

«Serve una risposta ferma, immediata e collettiva: dalle istituzioni, dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, affinché i responsabili siano individuati e assicurati alla giustizia – conclude –. La Calabria che lavora e investe non deve arretrare di un passo. A chi prova a seminare paura rispondiamo con determinazione e unità».

Irto: «Rafforzare il controllo del territorio»

«Il Pd e la comunità democratica calabrese sono solidali con Emanuele Ionà e con la sua famiglia, colpiti da un incendio che ne ha distrutto l’attività commerciale». Lo dichiara il senatore Nicola Irto, segretario dei dem calabresi, che sottolinea: «Ci auguriamo che al più presto siano accertati i fatti e le eventuali responsabilità, sempre convinti che in Calabria vada rafforzato il controllo dei territori e che siano da condannare e soprattutto prevenire tutti gli atti di violenza e ogni tentativo di condizionamento delle libertà dei cittadini».

Noi Moderati: «Si intervenga tempestivamente»

«Il coordinamento regionale, provinciale, comunale di Noi Moderati esprime tutto il suo sdegno per il vile attentato che ha colpito l’attività imprenditoriale dell’amico Emanuele Ionà». È quanto scrivono in una nota congiunta il coordinatore regionale Pino Galati, quello provinciale di Catanzaro Maurizio Vento, quello di Lamezia Terme Antonio Mazzei con il presidente di Lamezia Giuseppe Spinelli.

«Noi Moderati – è scritto – chiediamo a gran voce alle forze dell’ordine ed alla magistratura di intervenire tempestivamente a garanzia dell’ordine pubblico, della libertà morale e di scelta dei cittadini, del libero esercizio delle attività economiche, amministrative, professionali. Non accetteremo tergiversamenti o tentennamenti ma vogliamo prontezza e tempestività nella salvaguardia dell’ordine costituito, che in Calabria appare sempre minacciato da intrecciate forze criminali».

«Al nostro grande amico Emanuele, alla sua famiglia, ai suoi dirigenti e dipendenti – conclude la nota – va tutta la nostra vicinanza e solidarietà».

Princi: «Gesto non degno di una società civile»

«Ho appreso con profondo dispiacere dell'atto intimidatorio che nella notte ha colpito la famiglia Ionà. Un gesto grave che non è degno di una società civile e moderna». Lo afferma in una nota Giusi Princi, eurodeputata Fi-Ppe che esprime «vicinanza e solidarietà a Emanuele Ionà, alla sua famiglia e a tutti coloro che lavorano nella loro azienda».

«Sono certa - prosegue - che questo vile atto non scalfirà la determinazione e l'impegno della famiglia Ionà nel rivendicare legalità e trasparenza. Questo grave gesto deve trovare una ferma condanna e una risposta indignata da parte di tutta la società civile».

Ferro: «Gesto vigliacco e inaccettabile»

«Esprimo la mia più ferma condanna per il nuovo gravissimo atto intimidatorio compiuto ai danni dell'imprenditore Emanuele Ionà, vicesegretario regionale di Forza Italia in Calabria. A lui, ai suoi familiari e ai suoi collaboratori vanno tutta la mia vicinanza e solidarietà». Lo afferma Wanda Ferro (Fdi), sottosegretario all'Interno.

Ferro parla di «un gesto vigliacco e inaccettabile, che colpisce un'azienda che in un contesto difficile crea economia e dà lavoro a tante famiglie. Certo questi delinquenti non riusciranno nell'intento di far piegare alle logiche criminali Emanuele Ionà, che ha sempre dimostrato grande determinazione reagendo con fiducia nelle istituzioni e denunciando ogni tentativo di sopraffazione. Auspico che gli inquirenti facciano al più presto piena luce su quanto accaduto, assicurando alla giustizia i responsabili».

Furgiuele: «Ionà sappia di non essere solo»

Solidarietà arriva anche dal deputato della Lega Domenico Furgiuele. «Come deputato della Repubblica - prosegue - sento il dovere di far sentire la vicinanza concreta delle istituzioni a chi, con impegno e sacrificio, contribuisce alla crescita economica e sociale del territorio. Ai titolari va l'abbraccio di una comunità che non intende voltarsi dall'altra parte, ma che sceglie di restare unita, respingendo con fermezza ogni forma di intimidazione o violenza».

«La legalità - conclude Domenico Furgiuele - non può essere messa in discussione. E chi investe, lavora e crea opportunità per il territorio deve sapere di non essere solo».

Succurro: «Respingiamo con forza questi episodi»

«Solidarietà, vicinanza e sostegno incondizionati» vengono espressi dalla presidente della provincia di Cosenza Rosaria Succurro, che parla di «un gravissimo segnale di tipo intimidatorio, inaccettabile, che ha colpito un imprenditore serio, capace, libero e coraggioso e la propria famiglia». 

«Mi auguro che gli inquirenti e gli investigatori - prosegue - facciano piena luce sull'accaduto e che a Ionà e ai familiari siano garantite la sicurezza e la serenità che meritano. Insieme alle altre istituzioni pubbliche, alle forze politiche e a tutta la Calabria onesta condanniamo e respingiamo con forza episodi del genere, che non piegheranno personalità limpide e tenaci come Ionà, il quale non sarà mai lasciato da solo».

Mancuso: «Serve una reazione della società civile»

«Dinanzi a gesti cosi spregiudicati e diretti a condizionare l’iniziativa privata, in un territorio che ha bisogno di salvaguardare il proprio tessuto produttivo per generare ricchezza e nuova occupazione, c’è bisogno non solo dell’intervento delle forze dell’ordine e della magistratura a cui si è grati per l’impegno quotidiano che dispiegano a tutela della legalità, ma di una reazione sempre più forte e risoluta della società civile». Così il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.

Azione Lamezia: «Attacco ai valori fondamentali»

Anche Azione Lamezia esprime «la sua più sentita solidarietà alla famiglia Ionà».

«Gesti come questo – si legge in una nota – non solo arrecano un danno significativo alla persona e all’attività colpita, ma rappresentano un attacco ai valori fondamentali di legalità, sicurezza e progresso su cui si fonda la nostra società. Sappiamo quanto impegno, passione e sacrificio ci siano dietro ogni attività imprenditoriale e vedere questo impegno minacciato da gesti ignobili come questo ci ferisce profondamente».

«Rinnoviamo la nostra solidarietà al Gruppo Ionà, certi che la forza e la resilienza che caratterizza la “gente” del nostro territorio vi permetterà di superare questo momento», conclude.

Falbo: «Reagire con forza e determinazione»

«Inquietante, intollerabile, inaccettabile. Immagini crude di una devastazione inaudita di fronte alla quale non possiamo che esprimere sdegno, profonda preoccupazione e condanna unanime e decisa, ma soprattutto reagire con forza e determinazione, coalizzandoci per contrastare e vanificare ogni tentativo di violenza e sopraffazione mirata a soffocare la libera iniziativa di imprese e cittadini che, con coraggio e sacrificio, si impegnano quotidianamente, accanto alle rappresentanze istituzionali, per creare nuove opportunità di crescita e di benessere sociale». Sono le parole, amareggiate ma fortemente reattive di Pietro Falbo, nel suo duplice ruolo di presidente di Unioncamere Calabria e della Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia, alla notizia dell’incendio che, nella notte scorsa, ha letteralmente distrutto la concessionaria “Calabria Motori”.

«Esprimo al Gruppo Ionà, ai titolari e ai dipendenti, nonché alle loro famiglie, solidarietà e vicinanza – dice il presidente Pietro Falbo – incoraggiandoli, nonostante la grave situazione, a guardare avanti con fiducia, nella consapevolezza che con loro e attorno a loro, a fare quadrato, a sostenerli fattivamente, ci sono istituzioni e una comunità che hanno come missione l’operosità e la legalità. Su questo bisogna trovare la forza corale dell’indignazione e della reazione civile per darsi nuove opportunità e prospettive, che ci sono e a cui dobbiamo credere, forti anche della meritoria azione delle forze dell’ordine, che ringraziamo per assicurare a imprese, cittadini e territorio, ordine e sicurezza, e a cui dobbiamo sostegno e collaborazione come contributo indispensabile per una convivenza fondata sul senso civico e per uno sviluppo economico e sociale sempre equo e diffuso».

La vicinanza dell’Us Catanzaro

«L’US Catanzaro 1929 esprime la propria vicinanza e piena solidarietà all’imprenditore Emanuele Ionà e alla sua famiglia, vittime del grave atto intimidatorio avvenuto la scorsa notte ai danni della concessionaria “Calabria Motori” di Campo Calabro. Di fronte a episodi così gravi e inquietanti, che colpiscono non solo l’iniziativa privata ma anche la dignità e il coraggio di chi ogni giorno investe energie e risorse nel nostro territorio, non possiamo che condannare con forza ogni forma di violenza e intimidazione, nella convinzione che la legalità e il lavoro onesto debbano essere sempre tutelati e difesi. Ad Emanuele Ionà, alla sua famiglia e a tutti i suoi collaboratori va l’abbraccio sincero della nostra società, con l’auspicio che le indagini in corso possano fare presto piena luce sull’accaduto».

Eugenio Guarascio: «Vicinanza a Ionà, esempio di sana imprenditoria»
 

«Piena e incondizionata solidarietà al coraggioso imprenditore Emanuele Ionà, vittima di un gravissimo episodio intimidatorio con l'incendio di
una delle sue attività insediata in provincia di Reggio Calabria. Si tratta di un evento inquietante su cui siamo certi faranno piena luce gli inquirenti per risalire agli autori ed accertarne le responsabilità. Emanuele Ionà, insieme alla sua famiglia, è un esempio positivo del tessuto sano imprenditoriale calabrese, punto di riferimento di quel mondo produttivo che con sacrificio e impegno quotidiano lavora per il bene della Calabria. A lui va il nostro sostegno e l'incoraggiamento a proseguire con ancora più forza e determinazione alla guida delle sue aziende».