La rappresentante del Governo ha accompagnato il Capo dello Stato oggi in Calabria: «Anche un solo morto sul lavoro è una ferita dell’intera società»
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«Il Primo Maggio è appuntamento importante. Per me è un onore accompagnare il Presidente della Repubblica in tanti stabilimenti del Paese, è un modo per essere vicini ai lavoratori e a tutto il mondo produttivo». Così il ministro del Lavoro Elvira Calderone nel suo intervento nello stabilimento Assolac di Castrovillari che ha visitato questa mattina insieme al Capo dello Stato Sergio Mattarella.
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«Il lavoro è un valore sociale, è lo snodo fra l’economia e la giustizia sociale e questo significa la possibilità di accedere, come prevedono gli articoli 2 e 4 della Costituzione, a un lavoro giusto, equo, sicuro. Il lavoro come diritto e anche come dovere. Al centro delle nostre politiche - ha detto ancora il ministro - ci devono essere le persone. Il lavoro di qualità ben retribuito è la risposta concreta all’imperativo dell’equità sociale a cui ci richiama la Carta costituzionale».
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Il ministro ha ricordato poi che «fra i provvedimenti adottati in questi mesi, tanto spazio ha avuto il tentativo di far emergere il lavoro nero e insicuro. La strada della correttezza, del rispetto delle regole, delle leggi dove le garanzie sono assicurate e la scelta della legalità è assunta ogni giorno è quella maestra e per questo vi sono grata per l’opportunità di visitare le vostre aziende, di stare con voi. Lo Stato è con voi, nessuno può considerarsi solo o isolato. Il lavoro è il punto di partenza che tutti abbiamo il dovere di perseguire ognuno per le proprie responsabilità. Dobbiamo farlo non solo attraverso misure repressive, ma anche incentivi per il lavoro buono.
Siamo in Calabria, qui ci sono tante eccellenze, ma anche criticità che non vogliamo nascondere. I dai occupazionali nel 2024 dicono che l’occupazione cresce e l’incremento è legato a contratti stabili, con aumento del lavoro femminile e giovanile. Ma i numeri restano inferiori a quelli della Ue e sulle disparità territoriali dobbiamo concentrarci. È indispensabile portare a lavorare sempre più giovani e donne. Dobbiamo formare competenze adatte ed è questa la prima sfida ad affrontare con il mondo della scuola, le Regioni, le università e le parti sociali».
Calderone ha quindi parlato della sicurezza sul lavoro: «Vorrei sottolineare un'altra questione che mi sta a cuore ed è egualmente prioritaria: la vita. Anche un solo morto sul lavoro è una ferita dell’intera società. La sicurezza sul lavoro è assoluta priorità sociale e politica. Sono molti gli interventi avviati dall’inizio del mandato. L’intensificazione di controlli, verifiche, l’applicazione del piano per il contrasto al lavoro nero sono pilastri su cui costruire la cultura sulla sicurezza del lavoro, ma questo è un valore che non può essere demandato ai luoghi di lavoro. In tutti gli altri percorsi di vita è necessario costruire una cultura della sicurezza diffusa che diventi un automatismo dei comportamenti. Viva l’Italia che lavora».