Sono tanti gli utilizzi impropri dell'auto di proprietà dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, commessi dal direttore sanitario Vincenzo Cesareo e documentati dal Nas dei carabinieri. Acquisita ulteriore documentazione relativa alle ipotesi di truffa e falso (ASCOLTA L'AUDIO)
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Dal 25 maggio al 19 novembre, la Procura di Paola, attraverso le indagini svolte dai carabinieri del Nas di Cosenza e coordinate dalla Procura e dal Gruppo Tutela della Salute di Napoli, ha documentato 94 utilizzi impropri dell'auto di servizio di proprietà dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, commessi da Vincenzo Cesareo, per il quale il Gip ha emesso l'ordinanza cautelare dell'interdizione per dodici mesi dai pubblici uffici.
Non solo peculato
Contestato il reato di peculato. Ma durante le attività di indagine sarebbero emerse altre condotte illecite poste in essere dal direttore sanitario dello Spoke di Cetraro-Paola tra le quali anche la somministrazione di tamponi molecolari e vaccini anti-Covid a parenti ed amici che non ne avrebbero avuto diritto. Comportamenti spregiudicati tali da indurre a richiedere addirittura l'arresto. Ma il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto adeguata la misura cautelare della sospensione del servizio per evitare la reiterazione degli abusi.
A Taranto e Napoli anche nei giorni di ferie
Con la vettura aziendale Vincenzo Cesareo andava nei luoghi più disparati, soprattutto a pranzo e a cena: in una circostanza dai genitori della compagna a Cassano Jonio dopo una sosta per acquisti al Metropolis di Rende, e poi in gita in Sila con pranzo a Camigliatello, ad una cerimonia religiosa organizzata dall'Azione Cattolica di Roggiano Gravina, in agriturismo a Sant'Agata d'Esaro, e ancora a comprare le cipolle a Pizzo fino ai casi più eclatanti dello spostamento alla stazione di Taranto per andare a prendere la figlia della convivente in arrivo in treno ed a Napoli, con fermata all'Ikea di Salerno. Quest'ultimo viaggio peraltro sarebbe stato compiuto in un giorno nel quale Cesareo era in ferie.
Proroga del pensionamento
Medico con la passione della politica, per un breve periodo è stato consigliere regionale durante la presidenza di Giuseppe Chiaravalloti, Cesareo è rimasto al suo posto nonostante avesse maturato i requisiti per il collocamento a riposo, usufruendo della proroga prevista dalle norme sui pensionamenti. È finito nel mirino del procuratore Pierpaolo Bruni dopo una informativa dei Nas di Cosenza.
Attesi ulteriori sviluppi
Ma Cesareo è indagato anche per truffa, falso in atti pubblici e turbata libertà nella scelta del contraente, reati che sarebbero stati commessi nella sua qualità di dirigente medico dell'Azienda Sanitaria Provinciale. Per questo non si escludono ulteriori sviluppi anche a margine dell'analisi della mole documentale sequestrata dai militari.