Rispetto al 2021 migliora la performance di Vibo Valentia che si piazza prima in Calabria tra i comuni capoluoghi di provincia più virtuosi in termini di raccolta differenziata (69,9%). Seconda la provincia di Catanzaro, con una percentuale in calo rispetto al 2021 (69,2%), terza sul podio Cosenza con 62,4% e infine Crotone (22%) e Reggio Calabria (18,1%) dove residuano ancora criticità nella raccolta differenziata.

Aree critiche

Sono i dati illustrati questa mattina in Cittadella nel corso della sesta edizione dell'Ecoforum con la presentazione del report "Comuni ricicloni". «Ci sono delle aree critiche ancora nella provincia di Crotone e Reggio Calabria» ha confermato Fabio Costarella, responsabile area progetti Conai. «E registriamo anche un calo nella raccolta differenziata nei comuni di Cosenza e Catanzaro. Non c'è stata la crescita che ci aspettavamo» ha proseguito anticipando interventi mirati sulle due province meno virtuose «che potrebbero dare un forte impulso alla raccolta differenziata in questa regione».

Transizione a ritmo lento

«I dati che emergono del dossier mostrano come la transizione ecologica sta procedendo a ritmi ancora troppo lenti» ha aggiunto Anna Parretta presidente Legambiente. «La Calabria raggiunge il 54,6% di raccolta differenziata complessiva contro una media nazionale del 65,2%. Abbiamo un incremento percentuale di circa due punti percentuali negli ultimi due anni. Registriamo, inoltre, una fortissima disomogeneità territoriale. Ad esempio, a fronte di punte di eccellenza, aree critiche». 

Comuni rifiuti free

Il riferimento è ai comuni rifiuti free, ossia aree territoriali in cui le alte percentuali di raccolta differenziata si combinano ad una bassa produzione di frazione secca. Menzione speciale ai comuni di Soveria Simeri (88,5%), Tiriolo (86,6%) e Frascineto (86,8%).

La Regione

«La Giunta con delibera ha approvato il piano regionale dei rifiuti che adesso dovrà passare all'esame del Consiglio» ha chiarito Salvatore Siviglia, dirigente generale del dipartimento Ambiente. «Questa pianificazione ci consentirà di fare essenzialmente due cose: restare in linea con le direttive comunitarie, cercando di alzare l'asticella delle percentuali di raccolta differenziata, e di programmare le risorse dell'Fsc e del Por Calabria. In tale contesto, importanti fondi sono stati destinati non soltanto alla realizzazione di discariche ma anche ad avviare una campagna di sensibilizzazione e di comunicazione verso quei comuni meno performanti, secondariamente la realizzazione di piazzole di compostaggio».