L'arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace Maniago: «È una giornata che certamente rinnova il dolore e l'assenza di tante persone care però è un messaggio di speranza e di vita»
Tutti gli articoli di Cronaca
«È una giornata che certamente rinnova il dolore e l'assenza di tante persone care però è un messaggio di speranza, di vita». Lo ha detto l'arcivescovo della diocesi Catanzaro Squillace, Claudio Maniago, a margine della commemorazione dei defunti avvenuta questa mattina nel cimitero monumentale di Catanzaro.
«Proprio perchè di fronte al mistero della morte è necessario dare una risposta, e la risposta è che ogni vita ha un senso perché non è destinata a sparire nel nulla ma quello che fa in positivo ma anche in negativo rimane e segna la storia di un popolo, di un territorio, di una nazione e di una civiltà». Alla commemorazione hanno preso parte tutte le istituizioni militari e civili cittadine.
Una corona è stata deposta sul monumento eretto in ricordo dei caduti civili e militari di guerra. «È l'appuntamento che ogni anno la comunità cristiana - ha proseguito - ma tutta la comunità civile si dà per riflettere sul tema dei defunti. È un momento di riflessione di preghiera che oggi ci ricorda in maniera particolare che sulla parola di Gesù il tempo della morte non è un tempo definitivo ma è di passaggio. E noi veniamo qui perchè sappiamo che i nostri defunti ancora sono vicini a noi anche se non più fisicamente, hanno bisogno della nostra preghiera e noi abbiamo bisogno della loro».
Quest'anno a Catanzaro la commemorazione dei defunti assume significati più profondi. Sono ancora vive le immagini della tragedia consumata in uno dei quartieri a sud della città. Il rogo in cui hanno perso la vita tre giovani fratelli: «La comunità catanzarese si è già misurata purtroppo con un grave dolore - ha aggiunto monsignor Maniago - e in qualche modo questa giornata dei defunti è anche segnata da quest'ultima ferita».