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Comincia a delinearsi più chiaramente il quadro degli accadimenti che hanno portato al ferimento, la notte scorsa, a Caulonia, di un giovane di 27 anni, G. L. L’uomo, che versa in gravi condizioni al Riuniti di Reggio Calabria, stava cercando di entrare nell’abitazione di F.F., 23 anni, incensurato, quando è stato colpito.
Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 2.30, in piena notte, G.L. ha cercato di forzare la porta d’ingresso dell’abitazione di F.F. e quest’ultimo ha immediatamente avvertito i carabinieri che sono giunti sul posto dopo circa venti minuti dalla chiamata. Intanto G.L. aveva sfondato la porta di casa e si era diretto al primo piano dove ci sono le camere da letto. F.F., dopo aver messo al sicuro in una stanza la compagna diciottenne ed i due figli di 18 e 7 mesi, si è precipitato nella camera del padre di 60 anni e ha preso dall’armadietto un fucile calibro 12 regolarmente detenuto dal genitore.
Soltanto dopo aver visto la lama di un grosso coltello da cucina attraversare la porta che delimita le scale ha esploso un colpo di fucile, colpendo G.L. alla spalla. Il ferito si è dato alla fuga ma i carabinieri, che nel frattempo erano sopraggiunti dinnanzi all’abitazione, lo hanno bloccato. Il ragazzo è stato inizialmente trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Locri e poi trasferito al Riuniti di Reggio Calabria, dove è stato sottoposto a intervento chirurgico. Nonostante le sue condizioni mediche siano preoccupanti, non è comunque in pericolo di vita.
Per G.L., invece, sono scattati gli arresti domiciliari per tentato omicidio, in attesa dell’udienza di convalida. Restano da chiarire i motivi del pauroso assalto notturno, anche in considerazione del fatto che i due uomini, a quanto risulta, si conoscevano bene.