Botta e risposta sulla stampa locale fra l’ex coordinatrice del Polo museale di Soriano Calabro, Maria Teresa Iannelli, e l’attuale direttrice del Polo museale Mariangela Preta. Una polemica nata attorno ai meriti per l’avvio del Museo per arrivare al trasferimento dei reperti ceramici e finire con una vicenda che merita massima attenzione e che abbiamo cercato di approfondire.

L’input ci arriva dalle stesse dichiarazioni rilasciate da Mariangela Preta al Quotidiano: «La Iannelli in qualità di ex curatrice del complesso monumentale di San Domenico, che ospita il MuMar, Musei dei Marmi, attualmente inaccessibile per non pervenute motivazioni, converrà con me, e credo con molti, che risulta un fatto alquanto singolare che proprio all’interno del suddetto Museo sia stato celebrato un matrimonio con relativo banchetto nell’aprile 2019. Poiché da un riscontro da me effettuato – ha dichiarato Mariangela Preta – non risultano autorizzazioni in merito all’evento, né prescrizioni a tutela delle opere. Mi chiedo come tutto questo sia stato possibile, demandando gli accertamenti del caso alle autorità competenti».

Nozze al Mumar senza autorizzazione?

Sin qui le dichiarazioni dell’attuale direttrice del Polo museale di Soriano Calabro, Mariangela Preta. In attesa che le autorità competenti – Sovrintendenza da un lato e anche la magistratura nel caso si ravvisino dei reati – forniscano le risposte di loro competenze, per parte nostra abbiamo cercato di vederci chiaro sulla vicenda. È infatti possibile che si sia celebrato un matrimonio all’interno del MuMar di Soriano senza alcuna autorizzazione? Ed è possibile che non si siano prese le opportune precauzioni a tutela delle statue e delle altre opere d’arte?
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