Il 34enne si è consegnato a Siderno. Era ricercato da luglio nell'ambito dell'operazione Koleos. È considerato il capo dell'organizzazione specializzata nello spaccio di stupefacenti
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Si è costituito Antonio Mammoliti, ricercato dallo scorso luglio perché destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell' "operazione Koleos", coordinata dalla Dda di Reggio Calabria ed eseguita dalla polizia di Stato, che ha svelato un importante traffico di cocaina grazie al quale la sostanza stupefacente dalla Locride veniva esportata fino in Puglia e in Sicilia.
Mammoliti, 34enne, componente di spicco dell'omonima cosca operante sulla fascia ionica della provincia di Reggio Calabria, si è consegnato volontariamente nelle mani degli investigatori del commissariato di Siderno. Fratello di Domenico e di Francesco, già raggiunti da misure cautelari, l'uomo è ritenuto promotore ed organizzatore dell'organizzazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le risultanze investigative dell'inchiesta della Dda reggina guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri e coordinata dall'aggiunto Giuseppe Lombardo e dai sostituti Diego Capece Minutolo e Alessandro Moffa, avevano consentito di registrare nel periodo compreso fra il mese di ottobre dell'anno 2015 e quello di febbraio dell'anno 2016 la movimentazione di quasi 160 kg di cocaina per un valore all'ingrosso di circa 7 milioni di euro.